Pescina. Stop allo sciopero della fame e incontro con la Baraldi già il agenda. Il primo cittadino di Pescina, Maurizio Di Nicola, incontrerà la prossima settimana il sub commissario Giovanna Baraldi per discutere la riorganizzazione dell’ospedale di Pescina e per questo ha deciso di rinunciare all’astensione dal cibo. “A seguito della nota con la quale ho preannunciato uno sciopero della fame, la dottoressa Giovanna Baraldi, invitandomi a soprassedere, ha comunicato che il prossimo 25 gennaio 2012, alle ore 11,30, verrà personalmente presso l’ex Presidio Ospedaliero di Pescina per verificare le attuali condizioni di erogazione dei servizi nella struttura e per ascoltare le posizioni della scrivente Amministrazione Comunale”, ha spiegato il sindaco Di Nicola, “la dottoressa Baraldi ha precisato che sarà accompagnata anche dagli organi direttivi della Asl Avezzano L’Aquila Sulmona. In attesa dell’incontro su indicato, ritengo di sospendere, per ora, l’atto di protesta preannunciato, comunque invitando il Direttore Generale Giancarlo Silveri a non assumere atti o provvedimenti, ivi incluso l’atto aziendale, che possano influire negativamente sui servizi attualmente erogati presso il Presidio S. Rinaldi di Pescina. Rimarco, infatti, che il prossimo 29 febbraio 2012 si terrà, innanzi al Tar di L’Aquila, l’udienza nella quale verranno affrontate dai Giudici amministrativi le eccezioni di illegittimità costituzionale della legge con cui il Governo Berlusconi ebbe ad incidere, nel mese di agosto 2011, sulle pronunce del Tar Abruzzo che avevano accolto i ricorsi proposti dai Comuni contro la chiusura dei Piccoli ospedali, creando una anomala situazione di diritto che confido possa essere chiarita all’esito dell’udienza del prossimo 29 febbraio. Pur nell’attesa della pronuncia giudiziaria del Tar Abruzzo, tuttavia, auspico che l’incontro con il Sub Commissario Baraldi possa essere l’occasione per puntualizzare le esigenze socio-sanitarie e chiarire le difficoltà quotidianamente incontrate da tutta la popolazione della Marsica Orientale e dal personale attualmente in servizio, così determinando la ASL n.1 ad investire in nuove risorse, economiche ed umane, per adeguare i servizi sanitari erogati dal Presidio di questa Città. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà in questi giorni ed in particolare il consigliere regionale Gino Milano, per la sua opera di interlocuzione e per essersi dichiarato pronto ad appoggiare, in ogni modo, il mio gesto di protesta nella sua veste istituzionale di Consigliere regionale”.