L’Aquila. “L’Abruzzo non ha sbagliato il progetto di fusione delle aziende concessionarie del servizio trasportistico. La conferma alla giustezza di questa strategia arriva dallo stesso Governo Monti, che nella bozza del decreto legge sulle liberalizzazioni, consente addirittura l’affidamento in house per cinque anni alle aziende pubbliche o private che si saranno nel frattempo accorpate”. L’assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, commenta la novità scritta all’art.18 del Dl Liberalizzazioni (Capo V Servizi pubblici locali) trasmessa al Settore Trasporti dalla Delegazione di Roma e anticipata sul Sole24 ore di oggi, “anche per offrire una valutazione più aggiornata e più stringente delle problematiche sollevate in questi giorni sulla stampa, a proposito del miglior modello di gestione del servizio di trasporto pubblico locale”. Secondo l’Assessore al punto in cui siamo dal “Governo arriva la conferma al fatto che la strada segnata dalla Regione Abruzzo è realmente anticipatoria della volontà nazionale, la quale arriva perfino a pensare ad una premialità per quelle regioni che abbiano scelto la fusione delle preesistenti gestioni dirette, in modo da configurare un unico gestore del servizio a livello di ambiti o di bacini territoriali ottimali”. “E’ del tutto evidente”, ha spiegato ancora Morra, “una fondatezza del nostro ragionamento circa la fusione, la quale doveva cogliere principalmente l’obiettivo di rendere forti e appetibili sul mercato le nostre aziende pubbliche, volutamente destinandole quindi, sul piano qualitativo e del libero mercato, ad una autonoma e reale capacità di competere”. La possibilità di un affidamento in house, così come prevede la bozza, “è senz’altro un fatto positivo perché consente alla Regione di affidare senza gara, allo stesso soggetto riorganizzato, qualitativamente forte e competitivo, la programmazione di un ulteriore quinquennio, avendo la certezza dei fondi e della programmazione, con conseguenti benefiche ricadute anche per il mantenimento dei livelli occupazionali. Quindi per concludere”, ha detto Morra, “scegliendo la strada della fusione abbiamo conseguito gli obiettivi di una politica amministrativa unicamente indirizzata a tutelare il cittadino utente, che chiede servizi di qualità, a razionalizzare ed ottimizzare la spesa, a potenziare e a rendere competitive le gestioni esistenti, a mantenere i livelli occupazionali. Su questi presupposti di chiarezza e di linearità ciascuno potrà entrare nel merito di dibattiti, vedasi anche quello sulle privatizzazioni”. La cosiddetta Legge Morra, sui nuovi assetti delle società di trasporto partecipate dalla Regione Abruzzo (Azienda unica), è stata varata con la Finanziaria regionale 2012, dopo che la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Trasporti, l’aveva approvata nello scorso mese di luglio.