Avezzano. Ricordi ed emozione nella due giorni organizzata ad Avezzano sulla figura di monsignor Di Iorio. La figura del sacerdote Giuseppe Di Iorio, scomparso 10 anni fa, è stato ricordare per fare in modo che la sua opera pastorale non venga dimenticata. Due i momenti di riflessioni sul religioso venuto a mancare nel gennaio del 2009: uno a Marano dei Marsi, frazione di Magliano, dove era nato, e una ad Avezzano, dove in molti è ancora vivo il suo ricordo. A Marano è stata benedetta la cappella di famiglia dove riposa, ed è stata celebrata una messa in suo ricordo nella chiesa di Santa Maria Assunta da padre Elia Giacobbe e padre Ilario Tucci. Particolarmente commoventi i ricordi di questo sacerdote da parte di don Vincenzo Angeloni e del nipote, Ferdinando di Orio, che ha promosso le cerimonie in suo ricordo. Presente anche l’amministrazione comunale, rappresentata dal vice sindaco Domenico Cuchiarelli.
Un’altra cerimonia, poi, si è svolta ad Avezzano nella parrocchia Madonna del Passo dove, dopo la messa celebrata da don Vincenzo De Mario e don Vincenzo Angelosi, è stato proiettato un filmato che ha ripercorso la storia della chiesa e dell’intero quartiere di Borgo Pineta attraverso la voce di monsignor Di Iorio. Immagini e scorci dell’operato del religioso in città sono stati esposti nella mostra fotografica allestita per l’occasione, mentre i racconti degli amministratori comunali presenti – il vice sindaco Lino Cipolloni, il presidente del consiglio Iride Cosimati, l’assessore Leonardo Casciere, i consiglieri Giancarlo Gallese, Giovanni Luccitti, Alberto Lamorgese, Domenico Di Berardino e l’ex consigliere regionale Gino Milano – hanno ricordato l’impegno profuso dal religioso per la crescita e lo sviluppo di Avezzano.
Fu proprio lui a impegnarsi nel dopoguerra per la zona del “Concentramento”. Da una baracca in legno creò la chiesa Madonna del Passo e poi puntò sull’educazione con una scuola attraverso la quale sono passati moltissimi bambini come ricordato dalla direttrice Veria Perez, e dalle insegnanti. Nella tavola rotonda, coordinata da di Orio, non sono mancati i toccanti ricordi di don Antonio Ruscitti, don Andrea De Foglio e suor Maddalena Tarulli che si è soffermata a soffermata sull’importanza della scuola dell’infanzia ringraziando tutte coloro che l’hanno resa ancora più importante