Avezzano. I rappresentanti sindacali di LFoundry incontrano il candidato alla carica di presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Legnini: un impegno significativo per lo sviluppo dell’azienda e per la tutela del livello occupazionale. Un’analisi dettagliata della situazione dello stabilimento più grande della Marsica è stata tracciata dai rappresentanti sindacali davanti al candidato presidente Legnini, l’attuale governatore vicario della Regione, Giovanni Lolli e l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Lorenzo Berardinetti. Le parti sociali hanno espresso tutta la loro apprensione per il momento che sta vivendo il sito dove, a partire dal primo dicembre, è entrato in vigore il contratto di solidarietà per tutti i dipendenti.
“Cerchiamo qualcuno che faccia da garante per questa azienda e si impegni a tutelarla”, ha precisato Elvira De Sanctis segretaria provinciale Fiom-Cgil, “perché il territorio non si può permettere di perdere posti di lavoro. Il presidente vicario Lolli ci ha fatto da tramite e ha illustrato la nostra richiesta. Noi cerchiamo una rappresentante che possa sposare la nostra causa e garantirci un impegno per vigilare sull’occupazione e sull’assetto futuro del sito. Come Fiom, inoltre, ho posto il problema della vertenza dei ricercatori della Itecs dell’Aquila che hanno bisogno del nostro sostegno”. Alla base delle problematiche che hanno spinto l’azienda a chiedere l’utilizzo degli ammortizzatori sociali c’è la guerra dei dazi tra America e Cina, che ha portato alla riduzione delle commesse, e l’aumento del costo delle materie prime.
“Abbiamo presentato il quadro della situazione”, ha evidenziato Angelo Gallotti, segretario provinciale della Uilm Uil, “e abbiamo chiesto attenzione da parte della politica. La richiesta che abbiamo fatto a Legnini è stata di essere partecipe e non intervenire a cose fatte. Purtroppo nel caso di LFoundry, che è una multinazionale, c’è il rischio che si venga a sapere dei nuovi assetti quando ormai è tutto fatto”. A pesare sul futuro dell’azienda c’è anche la decisione di Smic, partner cinese che ha acquistato il 70per cento di LFoundry, di lasciare il sito di Avezzano. Con il cambio del management, infatti, è stato scelto di non investire più fuori dall’Oriente e per questo si sta cercando un partner interessato alle quote.
“Il sindacato incontra tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore le sorti dei lavoratori in difficoltà”, ha sottolineato Antonello Tangredi, segretario Fim-Cis, “abbiamo incontrato il candidato presidente Legnini per affrontare le problematiche della LFoundry ma, è ovvio che, dovremmo parlare con tutti, dei problemi delle aree interne che sono il vero problema mai risolto. Abbiamo ringraziato Lolli per quanto fatto per il decreto sui lavori usuranti e per gli altri interventi nella vertenza LFoundry”. Anche Luigi Abruzzo, segretario provinciale Fismic, ha affermato che “l’incontro è stato importante e soprattutto è importante l’attenzione che la politica sta riservando all’azienda. Sono convinto che la promessa di impegnarsi per il nostro stabilimento verrà mantenuta”. LFoundry ha terminato da poco anche l’aggiornamento del software per la gestione della produzione e si sta preparando ad accogliere nuovi investitori che potrebbero arrivare dall’America.
“Ho interloquito con i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda LFoundry di Avezzano”, ha commentato in chiusura Legnini, “una delle più importanti e innovative del territorio regionale. Di fronte ad una nuova fase di incertezza per i circa 1.500 addetti, la Regione dovrà spendere tutto il suo peso istituzionale insieme al governo nazionale per una soluzione che consolidi questa realtà produttiva e ne valorizzi sempre più le prospettive industriali. Il mio impegno sarà forte e determinato”.