Avezzano. Continua il giro di visite ispettive che il M5S sta svolgendo presso gli ospedali della provincia aquilana. Il Senatore Primo Di Nicola con il collega Presidente della Commissione Sanità a Palazzo Madama, Pierpaolo Sileri, accompagnati dal consigliere regionale Gianluca Ranieri, a seguito della visita negli ospedali di Sulmona, Castel di Sangro e Pescina, hanno visitato oggi la struttura sanitaria di Avezzano. Il resoconto disegna una struttura che penalizza gravemente il personale sanitario che ci lavora e soprattutto i cittadini. “Gli ospedali non devono essere chiusi ma potenziati – afferma il Senatore Sileri – le strutture sono fatte di risorse umane che devono essere valorizzate.
Soprattutto nelle zone più periferiche. La situazione ad Avezzano mi ha preoccupato, se i pazienti rimangono a lungo al pronto soccorso, oppure devono essere messi in altri reparti, come quotidianamente accade, è evidente che siamo di fronte a una mancanza di posti letto o a una pessima gestione delle risorse. In queste condizioni si mettono a rischio l’operato del personale e la salute dei pazienti. È arrivato il momento in cui la governance di questa struttura faccia una seria riflessione sulle cose da fare”.
“Quello di Avezzano è un caso classico e drammatico di come la sanità pubblica è stata smantellata in Italia” incalza il Senatore Di Nicola “Il pronto soccorso in particolare Versa in condizioni di drammatica inefficienza. È necessario rimettere mano alla pianificazionesanitaria regionale per risolvere problemi che pesano come una vergogna sulla gestione di un diritto costituzionale quello della Salute che dovrebbe essere assicurato ai cittadini”.
Con loro nel corso delle visite ispettive anche il consigliere regionale Ranieri che afferma “ Da anni insistiamo per una pianificazione dell’offerta sanitaria che prenda in considerazione i reali fabbisogni dei territori e non le scelte politiche e le considerazioni economiche. Vogliamo una reale verifica delle situazioni che porti a una puntuale riorganizzazione dell’intero sistema sanitario regionale”.