Avezzano. Delinquenti. Non potrebbero essere definiti altrimenti coloro i quali hanno abbandonato a se stesse tre cucciole di circa 25/30 giorni di vita in una strada sterrata nei pressi della rotatoria prima di girare verso San Pelino. Sono state segnalate nella mattinata odierna da un passante che faceva jogging il quale, dopo aver sentito dei lamenti strazianti, ha avvertito l’associazione Zampa Amica che immediatamente si è recata sul posto.
Sono state trovate dentro una cassetta di legno, gettate come rifiuti, come un oggetto fastidioso e ingombrante di cui ci si vuole sbarazzare. Una di loro purtroppo non è sopravvissuta al freddo gelido della notte, alla fame e agli stenti. Le altre due sono vive per miracolo. Come si possa anche solo pensare a un gesto simile è, francamente, incomprensibile.
“Sono in stato di ipotermia, piene di zecche e vermi e, a giudicare dal cattivo odore, devono aver “vissuto” dentro una stalla”, dichiara Deborah Bartolucci dell’associazione Zampa Amica, da anni in prima linea per contrastare l’odioso e delinquenziale fenomeno dell’abbandono e maltrattamento di animali. “E’ tipico dei pastori gettare via le femmine, loro non le “usano”. Vedere un cucciolo morto per il freddo e per l’odio delle persone è una cosa terribile”.
Soccorse e portate immediatamente allo studio veterinario del dott. Ennio Di Carlo, le cucciole stanno ricevendo le prime cure, ma vederle lì, sofferenti per fame e freddo, strappate dalla madre e lasciate a morire in maniera così brutale, è qualcosa che non può passare sotto traccia e che va denunciata con forza e decisione. Si tratta di delinquenza e inciviltà, oltre che di reati punibili per legge.
Nella Marsica episodi di questo genere sono reiterati e decisamente lontani dall’essere risolti. Di fronte all’ignoranza e all’inciviltà di talune persone, però, è realmente difficile adottare soluzioni risolutive e definitive. Le due cucciole di stamane hanno avuto la fortuna, nella sfortuna dell’accaduto, di essere trovate e portate in salvo, ma sono moltissimi i casi in cui ciò non avviene. D’altronde non si può essere ovunque e mezzi e fondi a disposizione sono estremamente limitati (per usare un eufemismo). E in ciò, chi vuol compiere simili gesti, ci sguazza.
Sarebbe ora, però, di affrontare con maggiore decisione l’odioso fenomeno del randagismo che, a tutti gli effetti, può essere annoverato come piaga sociale. “Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” sosteneva il Mahatma Gandhi. Cerchiamo di ricordarcene più spesso.
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