Avezzano. La comunità di Cese si stringe attorno alla famiglia di Alessio Cipollone, il 19enne morto lunedì pomeriggio a bordo della sua macchina sulla strada provinciale che collega Avezzano con Scurcola Marsicana. Il giovane viaggiava da solo e il violentissimo impatto ha scaraventato la vettura fuori dalla strada.
Il paese si ferma e partecipa al dolore per la prematura scomparsa. In occasione dei funerali, che si sono tenuti questo pomeriggio a Cese, un corteo di fiori bianchi ha accompagnato la salma che è partita da casa sua. Ad attenderla, davanti la chiesa, le auto sportive degli amici che erano parcheggiate in inquadramento. Distrutti dal dolore i genitori Giovanni e Paola e la giovane fidanzatina del ragazzo. Ad adornare la bara bianca di Alessio un cuscinetto di fiori a forma di cuore con il nome della ragazza.
“Può esserci un dolore più grande di questo? Due genitori che non avranno più il loro amato figlio e una ragazza che non potrà più riabbracciare il suo fidanzato. Anche per un prete”, ha dichiarato don Lorenzo Macerola durante l’omelia, “è difficile parlare in questi momenti perché anche per chi ha fede in queste occasioni sembra che tutto possa crollare”.
“Proviamo un senso di vuoto di fronte alla morte. Per chi non ha fede”, ha continuato, “la morte è il definitivo fallimento. Ma per chi crede non è il muro invalicabile della ragione. Chi si è messo in viaggio non arriva alla meta desiderata. E allora che senso ha tutto questo? Un senso c’è: noi stiamo su questa terra per amare e per essere amati. E’ l’amore che muove tutto il nostro senso”.
“Un ragazzo dolce e attento ai bisogni degli altri”, ha ricordato don Lorenzo, “non è importante quanto tempo sei stato con noi, grazie al tuo esempio ci impegniamo a fare dell’amore la regola delle nostre giornate”.