Capistrello. L’ex sindaco Antonino Lusi ancora assolto dalla Corte dei conti e dalla Procura di Avezzano per la lettera di commiato del 2015 dove denunciava le responsabilità impunite del dissesto milionario. La Procura dell’Aquila nel 2016 aveva presentato ricorso contro la prima sentenza di assoluzione di Lusi, ex sindaco di Capistrello, per la lettera di commiato inviata ai suoi concittadini alla fine del mandato che aveva sollevato veementi proteste dell’attuale sindaco Francesco Ciciotti e del Movimento 5 Stelle. Lusi nella lettera evidenziava la grave situazione nella quale aveva operato l’amministrazione comunale da lui guidata e l’impunità dei responsabili del dissesto dell’ente. In sostanza la lettera al centro della querelle secondo i Giudici della Corte dei conti “non può che considerarsi una sorta di “saluto” del sindaco uscente” conforme alla normativa che regola le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni.
Per questo i Giudici hanno riconosciuto il diritto-dovere di Lusi che ha voluto mettere a conoscenza i cittadini non solo dell’utilizzo delle risorse economiche ma anche dell’andamento dell’ente prima e durante il suo mandato con il fine – riconosciuto di carattere istituzionale – di informare i concittadini. Il Collegio giudicante in sede di appello ha dimostrato, ancora una volta, che la lettera inviata ai cittadini di Capistrello era “un mezzo espressamente contemplato dall’ordinamento giuridico” e quindi Lusi ha agito nell’ambito delle funzioni attribuitegli dalla legge. Il Sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, da parte sua, già nel 2015 aveva archiviato il tutto “perché la notizia di reato appare infondata”