Avezzano. Il “Macbettu” diretto da Alessandro Serra apre ufficialmente la stagione di prosa 2018/2019 del Teatro dei Marsi di Avezzano. Uno spettacolo applauditissimo, in cui vengono proiettati e recitati in maniera impeccabile i temi e le problematiche che sono al centro del racconto e del teatro tragico di William Shakespeare.
Da una parte la precarietà della felicità umana, dall’altra la follia dell’uomo, e poi ancora l’amore e la sua ossessione, la vendetta, il senso di colpa. Tutto magistralmente interpretato dagli attori di uno spettacolo ricco di emozioni e momenti toccanti. Sette sardi d’eccezione, da Fulvio Accogli a Leonardo Capuano, da Andrea e Giovanni Carroni a Stefano Mereu, per poi finire con Maurizio Giordo e Felice Montervino. Applausi “speciali” invece per Andrea Bartolomeo, avezzanese doc e attore di teatro che dopo vent’anni, come racconta nell’incontro con il pubblico, torna a recitare e a calcare il palco del Teatro dei Marsi.
Lo spettacolo di Alessandro Serra, premiato come Miglior Spettacolo UBU 2017 e vincitore del premio ANCT dello stesso anno (Associazione Nazionale dei Critici del Teatro), la delittuosa ascesa di potere di Macbeth si trasferisce dalla Scozia medievale in Barbagia. Se la vicenda, però, rimane intatta, si arricchisce continuamente di tradizioni, archetipi, richiami ancestrali di cui la cultura sarda è ricca.
Con lo spettacolo di Serra il pubblico compie un’operazione di scavo, che porta alla luce le radici arcaiche e primigenie. Effetti sonori degni di nota, ritmo e scenografia impeccabili, interpretazione rigorosa e asciutta, atmosfera onirica, continue suggestioni ed evocazioni che fanno dello spettacolo serriano un recupero totale della ricchezza e dei sentimenti proprio della tragedia di Shakespeare, coinvolgendo ed emozionando il pubblico.
Al termine dello spettacolo gli attori della compagnia teatrale hanno incontrato la stampa ed il pubblico presente in sala nel foyer del teatro, dando via alla rassegna “Il Teatro incontra”, che, dalla passata stagione, è diventata un appuntamento fisso nella programmazione artistica del Teatro. Con l’impeccabile introduzione della scrittrice Roberta Di Pascasio e del presentatore Luca Di Nicola, membri dell’Ufficio Teatro, gli attori si sono lasciati andare a domande e curiosità.
Assente giustificato invece Lino Guanciale, attore e coordinatore della stagione di prosa dell’Ufficio Teatro. Tra tradizioni della terra natia di molti dei protagonisti, tra ricordi di prove e prime rappresentazioni dello spettacolo, si è parlato dell’importanza del linguaggio, della lingua sarda che forse, inizialmente, poteva rappresentare un problema. Ma il pubblico è stato completamente coinvolto nella bellezza dello spettacolo tanto da superare la “barriera linguistica” del sardo nuorese.
Tra scambi di battute sugli inizi della compagnia, grande attenzione è stata dedicata all’attore avezzanese Bartolomeo, che torna dopo tanti anni sul suo palco natio. “Un grande orgoglio della nostra terra”, afferma Luca Di Nicola, “è bello poter ripercorrere i tuoi inizi di carriera che questa sera ti hanno portato qui, con uno spettacolo degno di nota e una compagnia strepitosa al tuo fianco”.