Celano. “Un uomo disteso a braccia spalancate sulla carreggiata con volto tumefatto, poco distante da lui un altro giovane privo di conoscenza in un lago di sangue, accoltellato al petto e all’addome. Purtroppo non stiamo descrivendo quella che sembrerebbe una raccapricciante cornice da film horror”, ha dichiarato il vice coordinatore regionale della Lega Giovani, Flavio Cotturone.
“Quella raccontata è infatti la scena che si sono trovati davanti i Carabinieri nella notte tra lunedì e martedì, intervenuti dopo essere stati allertati dai cittadini di Borgo Strada 14, Celano. Questo l’epilogo di una lite, iniziata secondo i testimoni per futili motivi, tra due uomini di origine marocchina, entrambi con regolare permesso di soggiorno. I due erano in forte stato di ebbrezza, tanto da arrivare ad uno scontro durissimo fino al ricorso ad armi da taglio”.
“Uno ha dovuto subire un intervento ed è ancora in gravissime condizioni. È chiaro come la preoccupazione e la paura la facciano da padrone in seguito ad una vicenda così grave che ha sconvolto la tranquillità di una realtà come Borgo Strada 14. Quello che è accaduto, scrive il Vice-Coordinatore Regionale Lega Giovani Flavio Cotturone, è piuttosto grave ed è indice di una situazione che è ormai giunta allo stremo”.
“La mala gestione della questione immigrazione porta inevitabilmente a questi episodi di violenza. Occorrono nuove regole e occorre soprattutto mettere un freno a questa immigrazione incontrollata che non porta integrazione ma solo disordine. Non è la prima volta, prosegue Cotturone, che accadono episodi simili nella nostra Marsica, ma di questo passo non saranno più casi isolati e diventeranno ingestibili”.
“Urgono una maggiore presenza delle forze dell’ordine, i cui numeri sono praticamente irrisori in una cittadina di ben 12.000 abitanti, e maggiori controlli soprattutto nelle zone più esposte a questi pericoli quali i quartieri dove sorgono le abitazioni di questi signori, come più volte sollecitato anche dal Coordinatore Lega Celano Andrea Rosa”.
“È il momento di prendere definitivamente coscienza della gravità di questa situazione. L’Italia è aperta alle persone per bene. Chi pensa però che tutto sia concesso ha sbagliato a capire e l’unico rimedio per loro è l’espulsione”.