Avezzano. Il caso del rientro in consiglio ottenuto grazie alla sentenza del Tar dal neo consigliere Annalisa Cipollone ha scatenato diverse reazioni. La più dura arriva dal M5s che contesta la dichiarazione di soddisfazione espressa dal sindaco criticando il fatto che nei mesi passati si era opposto anche con mezzi legali al rientro della Cipollone in consiglio.
“Le scelte assunte dal sindaco De Angelis”, afferma il consigliere di opposizione Francesco Eligi, “vengono smentite, ancora una volta, dall’intervento di un giudice chiamato a ripristinare la legalità. Ciò accade quando si antepongono gli interessi personali e di partito al rispetto delle leggi e della volontà dei cittadini.” Questo è il commento di Francesco Eligi, consigliere M5S, alla sentenza del TAR che ha riconosciuto ad Annalisa Cipollone il diritto di sedere in Consiglio al posto di Francesco Paciotti.
“Il Sindaco“, continua, “ormai le sta provando tutte per mantenere il potere saldo nelle sue mani. Si va dai continui rimpasti di giunta, frutto della campagna acquisti fatta fra i consiglieri di opposizione, fino ad arrivare a dei veri e propri atti di prepotenza, come appunto l’illegittima proclamazione del consigliere Paciotti. Proclamazione mantenuta per tutto questo tempo nonostante le note inviate dal Prefetto che, come ribadito anche nella sentenza, invitavano la Presidente Cosimati al ripristino della legalità”.
La motivazione di tutto ciò è semplice”, afferma l’esponente del M5s, “la consigliera Cipollone non mostrava le stesse garanzie di sudditanza che, evidentemente, sono state viste nell’ex consigliere Paciotti. Tutto ciò in un momento in cui anche un solo voto in Consiglio avrebbe fatto la differenza. Insomma, niente di nuovo rispetto ai giochi di poltrone già visti e rivisti ed in perfetta aderenza con quanto fatto dalla precedente amministrazione.
Grazie a questa avidità di potere però”, sostiene Eligi, “il Comune si trova adesso in una situazione molto delicata. Le decisioni assunte da questa maggioranza con l’illegittima partecipazione dell’ex consigliere Paciotti, infatti, rischiano di essere a loro volta riconosciute illegittime esponendo così il Comune ad una serie di contenziosi, dei quali risponderanno economicamente tutti i cittadini”.
Poi Eligi sulle spese legali arriva al punto. “Va stigmatizzata la soddisfazione espressa dal sindaco”, sottolinea, “se tali dichiarazioni sono sincere e non l’ennesimo tentativo di buttare fumo negli occhi dei cittadini, De Angelis deve allora spiegare alla collettività perché ha deciso di far costituire in giudizio il Comune per resistere alle pretese legittime avanzate dalla consigliera Cipollone. Oltre infatti ai possibili contenziosi a cui ha esposto il Comune, il Sindaco De Angelis ad oggi ha sprecato decine di migliaia di euro pubblici in spese legali. Questo costo già sostenuto da tutti noi per la questione dell’anatra zoppa (Tar prima e Consiglio di Stato poi) e per quest’ultimo giudizio. Vicende che un Amministratore serio ed attento agli interessi dei cittadini mai avrebbe dovuto portare in Tribunale alla luce di un esito che è sempre stato certo e scontato”.