Avezzano. “Strategie di pensiero visuale per le competenze e il benessere del personale di cura”. E’ questo il titolo del nuovo corso che si terrà sabato 22 settembre nella casa di cura “Di Lorenzo” ad Avezzano. L’iniziativa, organizzata dalla Nova Salus di Trasacco, consiste in un’attività teorico- pratica di osservazione di opere d’arte attraverso il metodo delle Visual Thinking Strategies (VTS). Prendendo spunto da numerose ricerche in materia e grazie agli studi della psicologa cognitivista A. Housen uniti a quelli dell’educatore museale P. Yenawine nel 1988, negli Stati Uniti, viene messo a punto il metodo didattico delle Visual ThinkingStrategies (VTS), comprendendo le potenzialità che l’osservazione dell’arte può suscitare nello sviluppo di importanti competenze cognitive. Tale metodologia, applicata nell’ambito della pedagogia medica, migliora sia la capacità di osservazione che di empatia. Inoltre aiuta a sviluppare il cosiddetto “occhio clinico” fondamentale nella pratica dell’esame obiettivo e che si esplica nella competenza semeiologica ed ermeneutica consistente nell’uso dei sensi per fare diagnosi di malattia, ovvero acquisire informazioni sulla salute del paziente attraverso un’attenta osservazione, ragionamento critico ed intuizione per arrivare ad un’ipotesi diagnostica, nonché predisporsi ad un servizio assistenziale di qualità capace di comprendere il vissuto personale dell’ammalato.
Le competenze chiave che caratterizzano la pratica delle VTS nella pedagogia medica sono dunque molteplici: migliorare la capacità di osservazione e del ragionamento clinico, ovvero la capacità di comprendere al meglio lo scenario clinico (paziente, contesto sociale, etc.); migliorare la capacità di comunicazione nella relazione medico-paziente nonché con i familiari dell’ammalato e con gli altri operatori sanitari; incoraggiare il pensiero critico e divergente, quindi il problem solving, predisponendo alla scelta della soluzione migliore; promuovere l’empatia nel rapporto umano e l’ascolto attivo; offrire la possibilità di esprimersi liberamente migliorando la qualità dell’apprendimento; predisporre alla comprensione della complessità e alla tolleranza dell’ambiguità; migliorare la capacità relazionale e il lavoro collaborativo anche interprofessionale di gruppo.
A tutto ciò si aggiunge l’apporto che la pratica delle VTS può offrire ai professionisti della salute nella prevenzione dello stress lavoro correlato e del burnout, favorendo la predisposizione alla riflessività legata alla fruizione della bellezza estetico-artistica. Generalmente la pratica VTS viene effettuata presso musei e gallerie d’arte; in questo caso specifico si sfrutterà la presenza della mostra d’arte e medicina “FragmentaCurae” finalizzata a promuovere la narrazione di vissuti di malattia e di cura, allestita presso gli spazi della struttura sanitaria, sottolineando come l’integrazione delle opere d’arte nel luogo di lavoro rappresenti numerose e significative potenzialità.
Per informazioni: 3484933593 – Monica Petrilli