Avezzano. Cogliendo l’occasione della dichiarazione alla stampa del senatore Primo Di Nicola, secondo cui è necessario applicare il cosiddetto Decreto Dignità per stabilizzare i cinquantasei lavoratori precari di Lfoundry licenziati via WhatsApp, intervengono Angelo Gallotti, segretario dei metalmeccanici della Uilm Aquila Teramo, e Maurizio Sacchetta, segretario regionale Uiltemp, la federazione che rappresenta e tutela i cosiddetti “atipici”:
“Siamo perfettamente d’accordo con Di Nicola in merito alla necessità di stabilizzare quei lavoratori”, dichiarano i due, “così come condividiamo la sua battaglia contro la precarietà anche in questa vicenda. Battaglia che, del resto, combattiamo quotidianamente e da tempo accanto ai lavoratori non solo di questo stabilimento ma anche di tante altre fabbriche abruzzesi”. ”
“Al tempo stesso ci sentiamo di dover chiedere agli enti preposti a vigilare se l’azienda è obbligata o meno a convertire quei contratti di lavoro da precari in stabili”, continuano. “Se sì, come sostiene Di Nicola, è del tutto evidente che Lfoundry è fuori dalla legge, e bisogna intervenire subito. La Uilm stessa è pronta a mobilitarsi“.
“Se l’obbligo non sussiste invece“, concludono Gallotti e Sacchetta, “intraprenderemo con lo stesso Di Nicola iniziative legislative che portino al miglioramento del Decreto Dignità. In definitiva, quando si tratta di combattere il precariato la Uilm e la Uiltemp è da sempre in prima linea, e continuerà ad esserlo con quanti condividono questa sacrosanta battaglia per i diritti dei lavoratori”.