Avezzano. Nei giorni scorsi nella sede della Cgil di Avezzano, si è svolto l’incontro annunciato con Alfredo D’Attorre, dirigente nazionale di Articolo 1(Liberi e Uguali). L’incontro, molto partecipato e vivace , ha evidenziato lo stato di disagio e di preoccupazione vissuto d gran parte dei militanti, soprattutto alla luce del risultato elettorale del 4 marzo che ha sancito una sconfitta storica per la sinistra e in assenza di una analisi rigorosa del risultato (obiettivamente l’archiviazione di una politica ventennale del centro sinistra) appare problematico riprendere il cammino per la costruzione di un nuovo partito politico della sinistra.
Ma una nuova sinistra è necessaria, naturalmente uscendo da vecchi schemi, una sinistra che nasca dalle lotte di uomini e donne contro il fascismo e il razzismo, una sinistra progressista per la quale parole come libertà ed eguaglianza hanno un senso profondo e pieno. Una sinistra che sappia riconnettersi col suo popolo sui problemi del lavoro, sulle innumerevoli modalità dei rapporti di lavoro, a partire da quello più insopportabile del lavoro a chiamata per finire ai contratti a tempo determinato, in cui è determinata soltanto la fine del rapporto di lavoro della lavoratrice e del lavoratore ma non certo la qualità, la sicurezza del posto di lavoro e la retribuzione effettiva.
Una sinistra vera deve riconnettersi con i giovani e le loro speranze, i loro sogni anche attraverso la costruzione concreta di un percorso lavorativo e pensionistico capace di rendere agevole sia la possibilità di trovare il lavoro, sia la possibilità di ottenere un sistema pensionistico adeguato e civile. Una sinistra vera deve lavorare perché la cultura torni ad essere il motore del cambiamento e dell’emancipazione, guardando all’identità umana più profonda che esprime valori universali, a prescindere dal colore della pelle o dal conto in banca.
Non è semplice, e D’Attorre lo ha ribadito più volte nel suo intervento, ma non ci sono alternative all’autonomia di pensiero e di politica, alla convinzione della utilità della sinistra ovunque nel Paese, evitando di disperdere quel poco che è stato costruito con Liberi e Uguali o guardando a quel che resta del Pd o tifando per i grillini. Le prossime settimane diranno quale lavoro costruisce il movimento di Articolo 1, sia con la conferenza programmatica marsicana sia con quella regionale e quindi con quella nazionale.
Sicuramente sarà valorizzato il lavoro del territorio della Marsica sui temi della precarietà del lavoro, sui trasporti, sulla sanità e sul lavoro in agricoltura, oltre che sugli enti di ricerca e sull’innovazione. Sarà anche l’occasione per confrontarsi con le forze di sinistra e progressiste della regione in previsione delle prossime elezioni regionali”.