Morino. Un lungo iter giudiziario ha portato la diatriba tra Giovanni D’Amico, vice presidente del Consiglio regionale e sindaco di Morino, e Antonio Mattei, ex sindaco della località rovetana, davanti alla cassazione per la poltrona del primo cittadino. Subito dopo le amministrative del 2010, infatti, Mattei aveva fatto ricorso contestando l’ineleggibilità di D’Amico. L’iter è andato avanti per un anno e mezzo fino a quando il 2 dicembre la Cassazione ha messo la parola fine a questa vicenda respingendo il ricorso del vice presidente del Consiglio regionale dichiarandolo ineleggibile. “Gli anni che verranno saranno molto difficili nella gestione dei piccoli comuni e le entrate verranno esclusivamente dal prelievo sui cittadini di cui dovranno farai carico gli amministratori locali”, ha spiegato D’Amico, “spero che nel mio comune cresca comunque una classe dirigente all’altezza del compito e dedita più che in passato all’interesse della comunità. Per quel che mi riguarda, avendo comunque vinto le elezioni con la maggioranza assoluta dei consensi, sento il dovere di ringraziare tutti gli elettori che hanno avuto fiducia nella mia persona e nella lista con la quale ho condiviso quest’ultima mia esperienza di amministratore del Comune”. In base a quanto stabilito dal Testo Unico degli enti locali rimarrà in carica fino alla prossima tornata elettorale tutta l’amministrazione e il vice sindaco, Roberto D’Amico, che si occuperà della gestione del Comune.