Avezzano. Finiti sotto processo con l’accusa di aver messo a segno un colpo in un capannone, sono stati assolti dal giudice del tribunale di Avezzano perché nessuno aveva presentato denuncia. Si tratta di due mazzi giovani marsicani e di una terza persona di origini marocchine finiti nei guai con l’accusa di furto aggravato. Secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell’ordine e secondo l’accusa della procura di Avezzano, i tre avrebbero rubato quattordici chili di rame da un deposito giudiziario.
La refurtiva era stata portata via dall’Istituto vendite giudiziarie d’Abruzzo. Secondo quanto emerso dalle indagini degli agenti del commissariato, i tre giovani, utilizzando delle cesoie, erano riusciti a entrare all’interno del capannone che si trova a Cappelle dei Marsi, frazione di Scurcola Marsicana, per poi prelevare la refurtiva. Durante il processo però sono cadute tutte le aggravanti e il reato è stato derubricato a tentato furto. Per tale motivo, senza una querela di parte, i tre imputati sono stati assolti. Lo straniero era difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.