Capistrello. Nel consiglio comunale di venerdì scorso è stata discussa la surroga per sostituire il consigliere Corrado di Giacomo, dimessosi dalla carica nei giorni scorsi. Al suo posto, dopo la rinuncia della prima dei non eletti Silvia Fantozzi, entra il consigliere Ulderico Persia. “Esprimiamo rispetto per le motivazioni che hanno spinto il consigliere Corrado Di Giacomo ad abbandonare il ruolo amministrativo – hanno affermato i consiglieri di opposizione Francesco Piacente, Dina Bussi, Alessia Fantozzi, Alessandro Lusi, Wilma Stati – inoltre esprimiamo i migliori Auguri al neo collega Ulderico Persia per l’ingresso in Consiglio. Fatti i doverosi auguri, certo non si possono ignorare le difficoltà in cui versa la maggioranza di Ciciotti.
Basti ricordare che siamo di fronte all’ennesima dimissione, dopo aver perso già altri tre consiglieri: una passata in minoranza e due dimissionari. Una situazione politica difficile che si aggiunge alle turbolenze cui la Giunta è stata sottoposta, nei mesi passati, dalle posizioni del vice sindaco Gertrude Scatena e dell’Assessore Avv. Moreno Persia, i quali dopo aver riempito il paese di forti critiche all’amministrazione e al sindaco, sono rientrati diligentemente nei ranghi assicurando fedelissima collaborazione e sostegno a Ciciotti e ai suoi. Un’amministrazione, dunque, alle prese con profondi problemi di tenuta e di rapporti, che si aggiungono alle problematiche amministrative legate ai gravi ritardi sui lavori pubblici, alla confusione nella gestione del personale, al crescente contenzioso con tecnici e ditte.
E tutto questo senza contare il grande brusio che circonda Ciciotti e Giunta comunale in merito alle notizie di stampa apparse nelle settimane passate sull’inchiesta giudiziaria che vede indagato Ciciotti per concussione e altre tredici persone: un argomento che ci impegniamo a tenere fuori dalla contesa politica, nel rispetto del lavoro della Magistratura e di chi è coinvolto. Noi d’altronde ci siamo assunti, come noto, la responsabilità di rifiutare l’uso delle denunce come strumento di lotta politica. Lo abbiamo fatto per interrompere una spirale che durava da decenni e anche per differenziarci da chi, come Ciciotti, in passato ha usato le denunce nel tentativo di bloccare i cantieri delle opere pubbliche e tentare di creare problemi a persone oneste impegnate nell’amministrazione”.