Avezzano. “Chi fa politica e ancor di più chi ricopre ruoli istituzionali importanti è e sarà sempre soggetto a critiche di ogni tipo. È giusto che l’operato di chi governa sia sottoposto al giudizio quotidiano dei cittadini. Non è giusto, però, quando si supera la critica e si passa alla ingiuria e/o diffamazione definendo “mafioso” un politico. Credo che questa sia la peggiore accusa che si possa fare a chi ricopre un ruolo pubblico, peggio ancora se fatta dietro l’anonimato ed ancor di più se raccolta da chi diffonde l’informazione e ne fa un articolo in cui velatamente si ironizza sul fatto. Siamo alla barbarie, siamo alla diffusione dell’odio che non porta a nulla se non ad instaurare un clima sempre peggiore tra la gente”. Sono queste le parole di Andrea Gerosolimo ex assessore e attuale consigliere regionale in merito alla scritta in cui è stato definito “mafioso”.
“Questo gesto”, continua, “mi ha profondamente colpito perché durante i miei anni di attività politica ho accettato tutto e lo farò sempre ma sentirmi definire mafioso no! Lo devo ai miei figli che hanno 5 e 6 anni e che frequentano le scuole di questo territorio, lo devo alla mia famiglia ed ai miei amici che mi hanno sempre sostenuto. È una questione di dignità. Tutto mi si potrà dire, di tutto potrò essere criticato, ma ho sempre improntato il mio agire politico e professionale sulla generosità. Prova ne sono i mutui contratti ed i debiti che continuo a pagare per le campagne elettorali che ho affrontato. Non permetterò che questo gesto passi inosservato, non permetterò che il protagonista o i protagonisti non paghino per quello che hanno fatto. Perché nella politica così come nella vita, anche in presenza di un confronto acceso, vale prima di tutto il rispetto tra le persone”.