Civitella Roveto. Si registrano purtroppo in questi giorni di festa, svariati avvelenamenti di cani e gatti nel paese, suscitando rabbia e indignazione collettivi. Sono passate solo due settimane da quel tristissimo 29 luglio, quando la notizia della morte di Kaos, pastore tedesco di soli tre anni, faceva il giro di tutta Italia, seguito da rabbia e sconcerto. L’ animale, ricordiamo, è stato soppresso proditoriamente con un boccone avvelenato nel giardino di casa a Sant’Eusanio Forconese vicino l’Aquila. Kaos, è proprio il caso di dirlo, è stato un eroe nazionale, salvando vite nel terremoto del 2016 e riuscendo a rintracciare persone disperse. Eppure, è stato ucciso per mano di un essere umano. La povertà umana porta ad emulare più facilmente il male che il bene, ecco perché spesso si sentono notizie così aberranti. Vero è che i responsabili, una volta rintracciati, verranno perseguiti per legge, (art.544-bis) come dice il vicesindaco Pierluigi Oddi, su facebook, indignato e incredulo poiché i bocconi avvelenati sono stati gettati nei cortili o addirittura nei giardini condominiali. Non tutte le persone che amano gli animali, sono in grado di amare gli esseri umani, come anche non tutti coloro che si relazionano pacificamente con i loro simili sono in grado di provare tenerezza per un cucciolo o un eroe come Kaos, ma a coloro, tutti coloro che si macchiano di tale nefandezza, nessuna risposta più appropriata di quella che ha lasciato l’istruttore di Kaos, Fabiano Ettore ai suoi assassini…” Non provare odio per chi ti ha fatto ciò, anzi se un domani avrà bisogno aiutalo, siì superiore e quanto ti guarderà negli occhi e vedrà che sei tu il suo salvatore morirà lentamente da solo” ha scritto l’uomo condividendo il dolore per la morte di Kaos eppoi aggiunge “corri amico mio, corri, non ti fermare…un giorno ci riabbracceremo”. Qui l’amore per gli animali e quello per gli uomini è lo stesso. Monica Virgilio