Luco. Erano parti da Luco dei Marsi, dove avevano deciso di posizionare la base, per una escursione, ma poi restano bloccati nella notte facendo partire una imponente macchina dei soccorsi.
Tra gli scout del gruppo di Luco anche una ragazza rimasta ferita a una caviglia.
Le ricerche sono scattate sul monte Morrone, al confine tra le province dell’Aquila e Pescara. Un’operazione di soccorso del un gruppo di scout che in tarda serata ha lanciato l’allarme al 118. Si è trattato di una dozzina di persone. Nel gruppo pare ci fosse una ragazzina con una distorsione alla caviglia. La criticità principale, però, è stata data dal fatto che pare fossero finite le scorte d’acqua.
La chiamata con cui è stato lanciato l’allarme da parte del capo scout è stata presa dalla centrale operativa del 118 di Pescara, che ha attivato la macchina dei soccorsi. Dato che non c’erano elicotteri abilitati al volo notturno si è proceduto al recupero via terra, anche se la zona è estremamente impervia e difficilmente raggiungibile. Per individuare l’area in cui si trovavano gli scout si è proceduto alla localizzazione attraverso il telefono cellulare da cui è partita la chiamata.
Il gruppo, con base a Luco dei Marsi, era impegnato in un’escursione sul Sentiero dello Spirito all’interno del Parco nazionale della Majella, sulle tracce dell’eremita Pietro Da Morrone, poi divenuto papa Celestino V. Il gruppo da Luco si era spostato a Sulmona per avviarsi lungo il sentiero. Si tratta di un percorso di trekking di 73 chilometri che parte dalla Badia di Sulmona, supera il Monte Morrone, per arrivare fino a Serramonacesca.
A notte fonda sono stati tratti in salvo. Non è stato necessario l’intervento di ambulanze, perché erano tutti in buone condizioni di salute. I soccorritori hanno scortando il gruppo verso la via di fuga più vicina. Secondo le prime informazioni, gli scout di Luco dei Marsi, tra cui diversi minorenni, erano impegnati in un’escursione di 14 ore ed avrebbero finito le scorte d’acqua già nel primo pomeriggio.