Canistro. “Sono stato aggredito verbalmente e fisicamente da Colella”. A parlare, in una denuncia presentata ai carabinieri, è Ugo Buffone, assessore comunale a Canistro che ha accusato il patron della Santa Croce, Camillo Colella, di averlo aggredito e minacciato, tanto da essere finito al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano a causa delle ferite riportate, con una prognosi di 5 giorni. Da parte sua l’imprenditore molisano sostiene di “non aver mai aggredito nessuno” e che “ci sono anche i testimoni”.
I fatti sarebbero accaduti durante il taglio dei tubi della sorgente Sponga da parte degli idraulici ingaggiati dal Comune per l’operazione. “Insieme al consigliere comunale di Canistro, Cristiano Iodice, e a due idraulici al cui il Comune di Canistro aveva commissionato il lavoro per l’attacco della nuova conduttura che collegava direttamente la Clinica Ini e le case sparse del Comune di Canistro”, spiega nella denuncia, “ci siamo recati presso la Sorgente Sponga per iniziare il lavoro che, secondo gli accordi presi con la dirigenza delle Clinica Ini, prevedeva la chiusura dell’acqua all’interno della vecchia conduttura.
L’iter autorizzativo parte, secondo Buffone, da un provvedimento della Regione. Il dipartimento Opere pubbliche governo del territorio e politiche ambientali, Servizio Genio civile, con un nota del 28 marzo, “ha autorizzato l’allaccio richiesto e l’istallazione di una saracinesca di chiusura della condotta esistente a valle del punto di allaccio della nuova linea di adduzione, con un prelievo massimo di 2 litri al secondo, riducendo pertanto il precedente quantitativo concesso in via provvisoria”.
La lite è avvenuta mentre Iodice stava effettuando la verifica dello scarico a valle. “Si è presentato Colella accompagnato dal figlio e da altre due persone” racconta Buffone nella denuncia, “ha cominciato a inveire contro di me sia verbalmente che fisicamente, strattonandomi e spingendomi, facendomi cadere per terra e tentando di colpirmi con calci, gridando le testuali parole: ‘quella parte di condotta è di mia proprietà, te ne devi andare immediatamente altrimenti ti ammazzo’.
A quel punto spaventato e preoccupato per la grave situazione che si era venuta a creare e per evitare ulteriori spiacevoli conseguenze mi sono allontanato a piedi e nel frattempo ho notato che Colella continuava con modi aggressivi a inveire contro i due operai rimasti sul posto e che stavano eseguendo il taglio del tubo di proprietà della Regione all’interno del perimetro della concessione regionale. Una volta a Valle Buffone ha incontrato il sindaco Angelo Di Paolo che ha chiamato i carabinieri di Balsorano intervenuti sul posto. Buffone si è recato al pronto soccorso e gli è stata riscontrata una contusione alla mano sinistra con prognosi di 5 giorni. Colella da parte sua ha “smentito” le circostanze.
Colella smentisce i fatti denunciati. “Lui assisteva al taglio di un tubo di nostra proprietà”, afferma l’imprenditore riferendosi a Buffone, “stava facendo una cosa illegale e abusiva, stava tagliando un tubo della Sorgente Santa Croce. Sono stati alzati i toni ma non siamo assolutamente passati alle mani”.