Tagliacozzo. Dalle nuove tecniche per la cura dello scompenso cardiaco alla sfida tra i diversi trattamenti per la coronopatia, fino alle novità nel mondo della riabilitazione cardiologica. Se ne è parlato nel corso della due giorni del congresso medico “Le battaglie cardiologiche di Tagliacozzo” che si è conclusa oggi al Teatro Talia. Il convegno, fondato 29 anni fa dal cardiologo Leonello Guarracini e che vede ogni anno la presenza di medici di valenza internazionale, si avvale dello staff del reparto di Cardiologia riabilitativa dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo.
La carrellata di prestigiosi interventi ha visto oggi la presenza di esponenti importanti del mondo della cardiologia che affronteranno temi come il trattamento ibrido delle aritmie con Luca Segreti, di Pisa, Alessio Coser di Trento, Achille Lococco di Pescara, che hanno presentato la tematica su cui hanno relazionato Andrea Droghetti di Mantova, Stefano Branzoli e Massimiliano Marini entrambi di Trento, con l’intervento di Tommaso Civitarese di Pescara e Massimiliano Foschi di Chieti.
Sullo “storm aritmico” alla luce delle nuove scoperte, sono intervenuti il dottor Fabrizio Guarracini del Santa Chiara di Trento, con la relazione del professor Corrado Carbucicchio di Milano. E’ stato dato inoltre uno sguardo al futuro per quanto riguarda l’ablazione delle aritmie ventricolari nei diversi contesti clinici con la relazione di Nicola Trevisi di Milano.
Quali sono le nuove frontiere dell’aritmologia e quali tipi di interventi possono essere fatti per curare una delle patologie più diffuse in occidente? Si è cercato di dare una risposta a questo interrogativo sull’argomento, uno dei tanti affrontati nel corso del congresso medico “Le battaglie cardiologiche di Tagliacozzo”, che ha visto impegnati alcuni tra i più importanti cardiologi del panorama internazionale.
Le aritmie e i limiti della terapia farmacologica tradizionale hanno spinto in questi ultimi anni alla ricerca e allo sviluppo di tecniche terapeutiche alternative, inizialmente definite come “trattamento non farmacologico delle aritmie” e successivamente come “aritmologia interventistica”. Per tale motivo, nel corso del congresso, si è cercato di capire con il professor Roberto De Ponti dell’Università degli Studi dell’Insubria e la presentazione del dottor Fabrizio Guarracini del Santa Chiara di Trento a che punto è arrivata l’attività di intervento in tale settore.
Era atteso con grande interesse l’intervento di Giuseppe Oreto, noto a livello mondiale nel settore dell’elettrocardiografia e dell’aritmologia.
Per la rianimazione cardiopolmonare è stato dato ampio spazio anche alle nuove tecniche di basic life support, per il sostegno delle funzioni vitali. Il cardiologo Stefano Guarracini, di Pescara, ha illustrato le tecniche per un trattamento teorico e pratico di Blsd.
Si sono fronteggiate inoltre le maggiori scuole della cardiologia, con Gianfranco Gualdi, direttore scientifico e supervisore del centro di diagnostica del Salvator Mundi international hospital di Roma, Roberto Bonmassari, primario di Cardiologia all’ospedale Santa Chiara di Trento, Corrado Carbucicchio del Centro cardiologico Monzino di Milano, Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia di Lucca, Paolo Rubino di Napoli, pioniere della cardiologia interventistica. Interverranno una settantina di relatori con l’organizzazione guidata dal presidente del congresso, Leonello Guarracini, responsabile della cardiologia riabilitativa di Tagliacozzo, e la segreteria scientifica composta da Pasquale Cisternino, Libero Liberale, Vincenzina Gabriele, Pietro Mercuri e Annalisa Chiarelli.
Sulla struttura marsicana, durante il suo intervento, si è pronunciata la dottoressa Sabrina Cicogna, responsabile della Cardiologia del San Salvatore dell’Aquila e direttore del Dipartimento medico della Asl. “Il reparto di Cardiologia diretto dal dottore Leonello Guarracini ideatore di questo improntate congresso, è noto in tutta Italia per la sua efficienza. Mi adopererò affinché questa isola felice resti in Abruzzo e venga potenziata”.