Avezzano. E’ indagato per l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza e di un gruppo di altri giovani minorenni al momento dei presunti abusi. Nei guai un sacerdote straniero parroco tempo fa per un periodo di tempo in una chiesa in un comune della Valle Roveto.
I fatti risalirebbero al 2001 quando il sacerdote è finito sotto accusa anche con un processo canonico a Cassino e nel quale è stato assolto. Successivamente è finito sotto inchiesta accusato da una ragazza che avrebbe subito gli abusi. Nella vicenda sarebbe coinvolto anche un altro sacerdote che avrebbe raccolto la testimonianza della ragazza che si sarebbe confidata con lui, raccontando quello che era avvenuto. Proprio questo altro sacerdote avrebbe avuto un ruolo importante affinché la ragazza rivelasse questi presunti abusi sessuali, convincendola ad ammettere tutto davanti alle autorità.
Le accuse, secondo la procura di Avezzano che sta indagando sulla questione, sono quelle di violenza sessuale mediante abuso di autorità, cioè quella di parroco, nei confronti di una ragazza e di altri ragazzi tra i 14 e 15, costretti a subire rapporti sessuali.
Una udienza si è tenuta al tribunale di Avezzano per fare chiarezza su capi d’accusa e difesa del sacerdote. Davanti al gip del tribunale di Avezzano, Carla Mastelli, e al pm Lara Seccaccini, si è tenuto infatti l’incidente probatorio per cristallizzare l’accusa alla presenza della principale accusatrice e del sacerdote.
La difesa del religioso chiarisce la vicenda. “Il sacerdote”, ha chiarito il difensore del religioso, Pasquale Milo, “non è mai stato sospeso e il processo canonico si è concluso a lui favorevolmente a ottobre ed è stato dichiarato “non colpevole”. Il processo canonico è durato oltre 2 anni con acquisizione di prove documentali e testimoniali che, secondo il difensore “hanno portato a escludere qualsivoglia responsabilità del sacerdote”. “Non emerge dagli atti del procedimento”, ha aggiunto il legale, “che il proprio patrocinato sia stato accusato da più persone anche perché il procedimento in corso non è stato iscritto su denuncia dalla presunta persona offesa da reato, ma in relazione a un diverso procedimento che vede il sacerdote persona offesa da reato, con indagini in corso a cura della Procura della Repubblica di Cassino”.