Avezzano. “L’università di Avezzano va tutelata”. Questo l’appello che il segretario del circolo del Pd di Avezzano, Giovanni Ceglie e Aurelio Cambise, hanno rivolto alle istituzioni al fine di garantire un corso di studi universitari in città. “Che l’Università abbia dei costi non c’è dubbio, ma se i costi riguardano la cultura e la formazione dei giovani, essi rappresentano sacrifici giusti e sacrosanti”, hanno commentato Ceglie e Cambise, “dal 2004, anno di apertura, ad oggi la sede distaccata di Giurisprudenza in Avezzano ha svolto un servizio per la collettività encomiabile: essa è andata avanti nonostante tutte le difficoltà rappresentate dagli edifici che si sono avvicendati uno dopo l’altro. Pensiamo una volta per tutte ai benefici che le famiglie e gli studenti hanno tratto dalla sua esistenza: mandare i figli fuori, nelle grandi città significa affrontare grossi sacrifici. Chi scrive ne se qualcosa e non finisce mai di ringraziare per il servizio che ha ricevuto vicino casa, servizio che ha nulla da invidiare agli altri. Avere anche una Segreteria studenti ed una mensa in Avezzano non è poca cosa se si pensa alle file estenuanti delle grandi Università. Il compianto Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Prof. Luciano Russi profuse il suo prezioso impegno per farla sorgere e le polemiche e gli ostacoli furono infiniti. Bisogna essere lungimiranti in questi settori.
Bisogna guardare lontano, accrescere non sopprimere ciò che si è fatto e si continua a fare con grandi sacrifici. Bisogna salvare il Tribunale. Bisogna salvare la sede distaccata di Giurisprudenza in Avezzano. Bisogna rivedere il trasporto ferroviario e non, che penalizza non solo gli studenti di Avezzano, ma anche quelli che si sono orientati verso la costa adriatica. E’ triste vedere ridotti servizi essenziali per la collettività. Ci si lamenta che i laureati in Italia siano pochi: allora che facciamo manteniamo solo le istituzioni universitarie delle affollatissime e congestionate metropoli ritornando così indietro di decenni e decenni?. Ben vengano le altre offerte formative, sono pur sempre un servizio per chi lo chiede, ma non per questo si deve scegliere la via della soppressione di ciò che già esiste. Bisogna ingrandire e ammodernare, non eliminare. Che poi gli studenti siano diminuiti e siano pochi quelli dell’ultimo anno, questo è un fenomeno che riguarda molte Università. Dunque tutti dobbiamo guardare fiduciosi nel futuro ed in modo particolare i politici, che non devono arrivare troppo tardi nella risoluzione dei problemi. La via dell’inerzia, della deresponsabilizzazione è la più semplice e a lungo andare non paga: guardiamoci intorno…e riflettiamo. Non sarebbe meglio un aumento dell’offerta formativa, con l’introduzione di Scienze Agrarie e forestali, vista la vocazione particolare del nostro territorio?. Perdere la sede distaccata di Giurisprudenza in Avezzano sarebbe una vera sciagura, perché poi potrebbe esserci qualche altra città a farsi avanti per istituirla…