Per fare il punto sui lavori in corso, si è tenuto nella sala conferenze del Comune di Avezzano, convocato dall’assessore Casciere, con il coordinamento della dirigente Maria Laura Ottavi, il primo incontro degli aderenti alla Rete. Dalla discussione, a partire da significative affinità, è emerso quanto sia importante poter agire insieme per far fronte alla attuale crisi economica e essere capaci di rispondere in modo coordinato e unitario alle richieste di inclusione sociale provenienti dai cittadini in condizioni di povertà e/o grave disagio sociale. Si è condivisa la necessità di avviare un percorso comune finalizzato alla creazione di una Rete che permetta, valorizzando le rispettive vocazioni e sensibilità, di creare sinergie, collaborazioni e poter così raggiungere insieme dei traguardi che sarebbero impensabili per le singole realtà, dal momento che i componenti della Rete metteranno a disposizione, nell’ottica della sussidiarietà, proprie risorse strumentali, strutturali, umane e finanziarie, in aggiunta a quelle pubbliche.
L’iniziativa prevede la stipula di un Protocollo di intesa per definire un modello d’intervento di contrasto all’esclusione sociale e alla povertà, condiviso e declinato in strategie, azioni e relativi strumenti di attuazione che oltre a mettere in sinergia tutti gli interventi già posti in essere, superando duplicazioni, sovrapposizioni e raggiungendo economie di scala, favorisca la partecipazione a bandi sovra comunali per il reperimento di finanziamenti pubblici e/o privati volti alla realizzazione di progetti innovativi a favore di fasce di popolazione più deboli. Inoltre, si intende provvedere alla stesura di una Carta dei servizi, che sarà opportunamente pubblicizzata, in cui verrà indicato per ciascun componente della Rete: sede, recapiti, interventi svolti nel settore degli aiuti alimentari e non (es. consegna pacco viveri, pane fresco, farmaci, indumenti, ecc.), delle emergenze abitative (es. contributo affitto; contributo bollette; contributo albergo ecc.), dell’inclusione sociale in generale (es. attività formative; borse lavoro ecc.). La sfida delle Rete è quella di mettere al centro le persone e le loro capacità, e non soltanto i loro bisogni, per superare le pratiche assistenzialistiche e dotare chi vive in condizioni di povertà, non soltanto di supporti economici, ma di strumenti utili a migliorare le proprie condizioni di vita, in una logica di promozione dell’empowerment della persona e della famiglia.