San Benedetto dei Marsi. Una scuola all’avanguardia, attenta alla tutela dell’ambiente ma anche alla storia e alla cultura del territorio. Così è stato ideato il nuovo campus Marruvium che ospiterà i ragazzi della scuola primaria e della media di San Benedetto. Il progetto, scelto dalla commissione tra 113 proposte arrivate da tutta Europa grazie al concorso di idee, è stato realizzato da un team di architetti e ingegneri guidati dal capogruppo Giuseppe Santilli proprio di San Benedetto dei Marsi. Con lui hanno lavorato 10 persone: Vincenzo Santilli, Angela Marcanio, Eleonora Mariani, Lucia Cataldo, Gianluca Manzi, Palmorino Vignale, Salvatore Colletti, Michela Giammarini e Marianna Santilli. “Il progetto, illustrato da Santilli, ricalca la struttura dell’antica Marruvium”, ha evidenziato il primo cittadino, Quirino D’Orazio, “ed è in grado di sostenere terremoti di massima magnitudo, ha un’alta efficienza energetica grazie ai pannelli fotovoltaici e agli impianti geotermici, ed è studiato per rimanere aperto anche oltre l’orario di scuola con un centro aggregativo che comprende un orto didattico, un teatro, una biblioteca e spazi per le attività extracuricolari”. L’intervento costerà 4milioni 543mila, di cui oltre 2 già a disposizione dell’amministrazione comunale, e sorgerà sul sito che ha ospitato la vecchia scuola Marruvium. Sarà un polo bivalente per i ragazzi della primaria e della media.
“Una volta realizzata la nuova scuola”, ha continuato il sindaco D’Orazio, “la struttura dove sono la primaria e la media sarà declassata e all’interno verranno ospitate le 30 associazioni del paese e il primo centro di coordinamento di protezione civile della Marsica est”. Davanti alle polemiche D’Orazio, che domenica tenterà il bis ricandidandosi a sindaco, “è normale che in questa fase ognuno racconti la sua versione ma questo è un progetto, un concorso di progettazione, al livello europeo pubblicato mesi e mesi fa. Prima di arrivare alle pubblicazioni sulle gazzette europee c’è stato un lungo lavoro spesso ostacolato da denunce e ricorsi al Tar di chi non vuole bene a questo paese”. A parlarne è stato anche il Sole 24 ore con un ampio servizio dedicato all’innovativa scuola.