Avezzano. Tornano a casa ma con il braccialetto elettronico, domiciliari per gallese e Morelli. Lo ha deciso ieri mattina il tribunale del riesame dell’Aquila, collegio presieduto dal giudice Romano Gargarella riguardo al medico psichiatra Angelo Gallese, uno dei principali indagati nell’ambito dell’inchiesta delle fiamme gialle sui falsi certificati, e per uno dei pazienti, Orlando Morelli.
I due indagati, che si trovavano rispettivamente nel carcere di Pescara e in quello di Avezzano, erano stati arrestati, insieme agli altri 17 indagati e a diverso titolo per reati che vanno dalla frode assicurativa alla truffa ai danni dello Stato, dalla corruzione al falso. Erano state emesse dieci ordinanze di custodia di cui tre in carcere, tra cui quella riguardante Arnaldo Aratari, attualmente ancora detenuto, e sette ai domiciliari.
Angelo Gallese, 61 anni, psichiatra di Avezzano e dirigente Asl responsabile del Centro d’igiene mentale (Cim) di Avezzano, è accusato di aver rilasciato numerosi certificati falsi d’accordo con i pazienti che secondo la procura e secondo le indagini delle fiamme gialle sborsavano soldi per ottenere i documenti da cui ne derivavano dei benefici.
Orlando Morelli, rom di Avezzano con dei precedenti di polizia, è accusato di aver chiesto e ottenuto falsi certificati da cui sarebbero derivati dei benefici. I due arrestati sono difesi dall’avvocato Franco Colucci che aveva presentato un’istanza di scarcerazione.
Una richiesta di scarcerazione era stata respinta venerdì scorso nei confronti di Aratari e della moglie Tiziana Mascitelli, attualmente ai domiciliari. L’operazione “Tutti per uno” della procura di Avezzano è stata coordinata dal pubblico ministero Roberto Savelli, mentre i provvedimenti sono stati emessi dal giudice Maria Proia.
Per gli altri indagati, in particolare per il medico del 118 della Asl di Avezzano Gino Arioli, e per l’ex consigliere regionale, consulente di aziende private attualmente pensionato, Mario Panunzi, anche loro indagati nell’ambito dell’inchiesta, è stata fissata l’udienza davanti al tribunale della libertà dell’Aquila per lunedì prossimo. Sono difesi dall’avvocato Antonio Milo e dall’avvocato Franco Colucci.
E’ stato sospeso intanto l’agente di polizia penitenziaria Luigi Maiello, 48 anni, in servizio al carcere di Avezzano, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro che nei prossimi giorni chiederà la gip di Avezzano, Maria Proia, proprio alla luce del provvedimento di sospensione, l’alleggerimento della misura cautelare dei domiciliari, istanza già respinta precedentemente.