Avezzano. L’assessore all’Ambiente, Crescenzo Presutti, insieme al presidente del Centro giuridico del cittadino, Augusto Di Bastiano, all’agronomo forestale, anche insegnante del Serpieri, Marco Fattoretti e a Stefano Komel, agronomo del Comune, ha eseguito un sopralluogo per verificare le condizioni del verde che circonda il Castello Orsini. «La situazione è davvero preoccupante», il commento dell’assessore all’Ambiente, «nel parco del Castello ci sono circa 53 piante, che sono malate e creano anche pericolo. Alle spalle della struttura il parco è chiuso, in quanto ci sono alberi alti e c’è il rischio che cadano grossi rami. Sul parco del Castello faremo un’opera di grande riqualificazione. Le 53 piante saranno tolte e saranno reimpiantati nuovi alberi, nello stesso numero. 33 di questi saranno collocati nel parco della Rimembranza, in onore dei Martiri di Capistrello. Gli altri saranno impiantati in modo da creare un giardino che susciti nella nostra città una sorta di Hanami, la suggestiva e storica tradizione giapponese, di comtemplazione degli alberi in fiore. Sarà una grande sorpresa per i cittadini!».
Nel parco del Castello non ci saranno solo alberi. L’idea dell’assessore Presutti è quella di creare un’area dedicata agli amici a quattro zampe. «Con la riapertura di piazza Torlonia ci sarà l’interdizione dell’area ai cani», spiega l’amministratore, «la nuova piazza Torlonia è stata pensata come un giardino all’italiana e rappresenta un’area storica. Si sa che l’urina dei cani e le feci fanno seccare o comunque rovinano la crescita di alcuni esemplari di piante e non è nemmeno pensabile far compromettere il nuovo impianto di irrigazione dagli animali. Per questo è necessario creare un’area dedicata e proprio il parco del Castello potrebbe essere il posto giusto. L’idea è quella di rendere tutta l’area accessibile, considerato che non si tratta di un giardino storico e poi di creare una zona interamente dedicata a percorsi e giochi per i cani. Sono certo», conclude Presutti, «che nonostante qualche incertezza dettata dal cambiamento, dopo la realizzazione dei lavori, la scelta non potrà che essere apprezzata».