Avezzano. Il fisioterapista Gianpiero Contestabile, laureato in Fisioterapia e Scienze motorie, ci spiega le capacità della criosauna. “Siamo lieti di aver portato nel territorio Marsicano nonché Abruzzese (la prima in Abruzzo) una novità come quella della criosauna, ormai da decenni utilizzata da sportivi e ospedali di tutto il mondo”, ha spiegato Contestabile, “la Criosauna o terapia del freddo; pratica antichissima, quella del freddo, se lo stesso Ippocrate padre della medicina prescriveva il trattamento con acqua fredda per il dolore e le infiammazioni. A distanza di due millenni, come pubblicato su Emergency Medicine Journal l’80% dei medici prescrive la crioterapia per il trattamento sintomatico di traumi e di patologie dei tessuti molli ,attualmente la crioterapia trova le sue elettive applicazioni nella patologia dell’apparato muscolo-tendineo sopratutto nei traumi diretti o indiretti determinatisi durante la pratica dell’attività sportiva.
In fase acuta l’ipotermia viene impiegata in virtù delle sue proprietà antimetaboliche, algosedative ed antispastiche. Nelle riacutizzazioni di quadri flogistici cronici articolari, muscolari e tendinei, essa ottiene buoni risultati per l’azione antiinfiammatoria e per gli effetti anestetico e miorilassante. Meccanismo d’azione L’azione del freddo si esplica a diverso livelli con diversi effetti . Ricordiamo i segni classici dell’infiammazione: rubor, calor, dolor e functio lesa. L’ azione del freddo blocca tutti e quattro segni . Meccanismo d’azione antiinfiammatorio ( azione anti rubor e calor) Il freddo determina un’immediata vasocostrizione locale , con conseguente riduzione del flusso ematico direttamente proporzionale alla differenza di temperatura tra la parte trattata e la sorgente del freddo.La vasocostrizione controlla il rigonfiamento edematoso dell’area interessata.Segue un’azione antiistaminica che inibisce l’apertura (istamino-indotta) dei pori capillari , attraverso i quali avviene la fuoriuscita delle proteine plasmatiche. Pertanto il freddo riducendo l’accumulo delle sostanze osmoticamente attive impedisce l’estensione del danno tissutale preservando le cellule dalla necrosi ipossica. Viene quindi accelerata la rimozione dei detriti tissutali ad opera dei macrofagi. analgesico-anestetico ( azione anti dolor ) Questo effetto del freddo si esplica a livello locale e centrale. Topicamente il freddo ottiene un incremento della soglia al dolore tramite un’inibizione esercitata sui recettori algogeni e sulle relative fibre afferenti.Con la diminuzione della temperatura scompare prima il tatto lieve e la percezione del dolore superficiale e poi il tatto profondo e la percezione del dolore profondo. A livello centrale l’effetto analgesico del freddo viene spiegato con la teoria del “gate control”:gli stimoli termici sulla pelle ostacolano la trasmissione e la recezione degli impulsi dolorosi e tale effetto avrebbe luogo a livello delle corna posteriori del midollo spinale. effetto antimetabolico ( azione anti functio lesa ) il freddo rallenta l’attività metabolica tissutale , limitando il consumo d’ossigeno che decresce parallelamente alla caduta della temperatura corporea ; l’ipotermia mette le cellule in uno stato di torpore metabolico , rallentandone alcune attività enzimatiche non essenziali e quindi consentendo loro di resistere più a lungo. Il freddo contrasta efficacemente questi fenomeni di “functio lesa ” effetto antispastico il muscolo raffreddato progressivamente manifesta un graduale rilassamento.
L’azione antispastica si spiega con la riduzione dell’imput sensoriale e l’inibizione dei riflessi da stiramento. L’effetto antalgico , in un punto qualsiasi della catena neurosensoriale, interrompe il circolo vizioso creatosi e, consentendo al muscolo di rilassarsi esercita un’azione antispastica. La crioterapia e la terapia da shock termico si propongono come la risposta per un approccio globale ad ampio spettro nelle patologie di pertinenza fisiatrica, ortopedica, sportiva; a partire dalla possibilità di trattare sin da subito patologie e fasi acute e pseudo-acute, sino ad estendere i trattamenti anche a patologie e fasi di tipo cronico. Tutto ciò, senza prescindere dalle plausibili ed utili associazioni terapeutiche possibili, sia nelle fasi acute, ma soprattutto post-acute, con altre metodiche strumentali e manuali. Tempestivo nella riduzione del dolore È il dispositivo che più di ogni altro dispositivo strumentale è in grado di ridurre precocemente il dolore. È innovativo Perché il freddo viene gestitito da un sistema controllato in emissione ed in uscita sul paziente. Si tratta di un sistema terapeutico a doppia componente: una ipertermica in grado di generare calore endogeno con conseguente sensibile e rapido innalzamento della temperatura locale e, l’altra criogenica regolabile sino a – 180* C, in grado di sottrarre calore anche agli strati profondi con un sistema esogeno. Indicato per gambe gonfie per cattiva microcircolazione, innalza il metabolismo basale ,aiutando la perdita di peso -diminuzione tensione muscolare – riduzione edemi e gonfiori – efficacia nella riabilitazione articolare post operatoria – stimola la produzione ormonale -produce profondo rilassamento aiutando il sonno nelle persone che hanno problemi di insonnia, processi artrosici, degenerazione articolare , benessere nei momenti più stressanti effetto ricarica”.
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