Carsoli. Morta di botte e privazioni. Sarebbe questa la causa del decesso di Violeta Blindescu, di 46 anni, trovata priva di vita supina sul letto ieri nella sua abitazione nel centro storico di Carsoli. Ipotesi da confermare con l’ausilio dell’autopsia già disposta. Il principale sospettato dell’accaduto sarebbe il compagno, George Dan Gabinat, suo connazionale, fermato per essere ascoltato dagli investigatori per alcune ore e rinchiuso nel carcere di Avezzano questa mattina. E’ sottoposto a un fermo di indizio di delitto. L’ipotesi di reato su cui vertono le indagini è di omicidio volontario. L’uomo, secondo quanto sta emergendo, starebbe fornendo alcuni dettagli che non corrispondono agli elementi d’indagine rilevati dai carabinieri. Era stato proprio il compagno a lanciare l’allarme nel corso della mattinata ai carabinieri guidati dal capitano Silvia Gobbini.
La vittima era nuda sul letto, ritrovata senza vita in una stanza al secondo piano dell’abitazione alla quale si accede da una scala a chiocciola. All’interno della stessa abitazione gli investigatori hanno scoperto una scena di profondo degrado dal punto di vista igienico e sanitario.
Sul posto sono intervenuti i medici del 118 che hanno rilevato apparenti tracce di violenza su tutto il corpo della vittima. In base a quanto è emerso nel corso delle indagini la donna non aveva mai sporto alcun tipo di denuncia per le presunte violenze subite.
L’uomo e la donna, a quanto risulterebbe, non erano molto conosciuti nella zona e non abitavano insieme. Gli appartenenti alla comunità romena locale hanno dichiarato di non avere visto la donna in giro per la città, tantomeno di averci parlato.
L’uomo sarebbe stato visto frequentare uno dei bar della zona, ma senza dare confidenza ad alcuno dei residenti o dei suoi connazionali.
L’indagine è condotta dal pubblico ministero della procura della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, che affiderà oggi l’incarico al medico legale, l’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, per svolgere l’autopsia sul corpo della donna. Dai primi accertamenti sembrerebbe che il decesso potrebbe risalire anche a 48 ore prima del ritrovamento, ma bisognerà attendere l’esame autoptico per avere una conferma in tal senso; tra le varie ipotesi al vaglio degli investigatori anche quella di una possibile segregazione della donna nell’abitazione. È nel tardo pomeriggio la perquisizione da parte dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo nella casa del compagno della donna.
Una perquisizione è stata eseguita nell’abitazione del compagno della donna romena. L’uomo resta il principale sospettato; i due non abitavano insieme. Era stato proprio il compagno a lanciare l’allarme nella mattinata ai carabinieri he stanno valutando la posizione dell’ uomo, ascoltato dagli investigatori nel corso del pomeriggio. Sul posto anche il maggiore Edoardo Commandè.
Il degrado imperava nell’abitazione. La donna non aveva mai sporto denuncia per le presunte violenze subite. A quanto appreso, è stata ritrovata senza vita su un letto in una stanza al secondo piano dell’abitazione cui si accede da una scala a chiocciola. All’interno gli investigatori hanno trovato una scena di grande degrado. I medici del 118 hanno rilevato apparenti tracce di violenza su tutto il corpo della vittima. I due L’uomo non erano molto noti in zona. L’indagine è condotta dal pm Maurizio Maria Cerrato che affiderà domani l’incarico per l’autopsia.