Avezzano. Sono ore determinanti per il futuro dell’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele De Angelis. Dopo la sedut del consiglio comunale, andata deserta a causa del’assenza dei 4 consiglieri del principale gruppo, quello civico, ora il sindaco dovrà necessariamente tenere in considerazione le loro richieste. In particolare, la questione è la rappresentanza in giunta che vede due assessori ai tre consiglieri Udc, e inoltre uno alla lega a fronte di un solo consigliere. Gli altri tre sembrano più il frutto di una scelta politico amministrativa del sindaco piuttosto che di una decisione di rappresentanza. Infatti a parte l’assessore Crescenzo Presutti che rappresenta il gruppo di Partecipazione popolare con un consigliere (Alberto Lamorgese) e Angela Salvatore sostenuta dal gruppo di Forza Avezzano (Giancarlo Cipollone), gli atri due assessori non avrebbero una rappresentanza diretta in consiglio. Si tratta di Chiara Colucci e Felicia Mazzocchi. Sarebbe la loro poltrona infatti a traballare. Infatti De Angelis andasse a scontentare altri consiglieri della sua maggioranza si ritroverebbe punto e a capo.
Nel frattempo dall’opposizione, che non si fa sfuggire l’occasione, piovono le critiche. Dopo le accuse del capogruppo di minoranza Gianni Di Pangrazio, arrivano anche quelle de consigliere Francesco Eligi, del M5s. “Il ruolo di un’opposizione responsabile”, afferma, “non è quello di fare da stampella a una maggioranza zoppicante. Il sindaco prenda atto di non essere riuscito a dare un governo stabile alla città e si dimetta immediatamente. Non può minimizzare ciò che è accaduto in consiglio e neanche può bacchettare i consiglieri ribelli visto che è lui il principale responsabile della logica spartitoria che si è affermata nel Palazzo comunale. Dopo aver elargito tre assessorati a quattro consiglieri di Udc e Casciere, rischiamo che Avezzano venga bloccata dalle richieste di chi sostiene questa maggioranza traballante anteponendo continuamente i propri interessi a quelli della città. Siamo di fronte a un’evidente conferma di quanto affermavamo già due mesi fa: quello che sta succedendo ad Avezzano non ha nulla a che vedere con il bene comune e le necessità dei cittadini”.
“Sono stato il primo consigliere comunale a commentare la sentenza del Consiglio di Stato”, aggiunge, “offrendo la massima disponibilità a sostenere un governo di scopo e a termine, votando a favore di tutto quanto è indispensabile per Avezzano ed il territorio. Ma ciò presuppone un alto senso di responsabilità che la classe politica avezzanese non sta dimostrando e una capacità che il sindaco non ha di ridimensionare i soggetti che vogliono trarre da questa situazione di crisi un beneficio personale. A questo punto, se non ci sono le condizioni per andare avanti, meglio staccare la spina e permettere alla Città di ripartire prima possibile”.