Avezzano. Un orso marsicano è morto durante le operazioni di cattura attivate durante la notte dall’Ente Parco. Si trattava di un’attività programmata e autorizzate dal Ministero dell’Ambiente con il parere dell’Ispra per il controllo degli orsi confidenti o problematici. Nello specifico è stato predisposto un sito di cattura nel Comune di Lecce nei Marsi dal mese di febbraio e controllato tramite videosorveglianza e controllo visivo diretto dal personale del Parco. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta della magistratura avezzanese. Questa notte alle 23.30 circa la squadra di cattura, sempre reperibile, è stata allertata dal segnale telefonico di allarme collegato alla tube trap e si è recata immediatamente sul sito verificando la presenza di un orso in trappola.
Seguendo il “Protocollo di cattura meccanica e anestesiologica di orsi bruni marsicani in natura e in cattività” ampiamente collaudato con un’intensa attività di cattura a partire dagli anni ’90, la squadra ha effettuato tutte le procedure necessarie ad anestetizzare l’animale e a metterlo in sicurezza. Già nella prima fase dell’operazione l’animale ha manifestato problemi respiratori che, nonostante le tempestive manovre di rianimazione attuabili in campo, hanno portato al decesso dell’animale nel giro di poco tempo. Si tratta di un giovane maschio che in precedenza non era mai stato marcato né radiocollarato. La carcassa è stata trasportata presso il Centro dell’Ente a Pescasseroli in attesa di essere trasferita all’Izs per l’accertamento delle cause di morte. Durante la mattinata il Parco ha provveduto ad informare il Reparto Carabinieri del Parco, il Ministero dell’Ambiente e Ispra. Il Presidente del Parco Antonio Carrara dichiara: “E’ la prima volta che ci troviamo di fronte ad una emergenza anestesiologica in occasione di una cattura.
Per quanto il Protocollo utilizzato riduca al minimo i rischi per l’orso, questi ultimi non si possono in ogni caso escludere totalmente. Confermo la piena fiducia nello staff del parco e mi auguro che l’analisi necroscopica possa fare piena luce sulle cause di morte.” Come sempre l’Ente Parco provvederà ad informare sugli sviluppi della vicenda.