Villavallelonga. “Vogliamo esprimere il nostro disappunto in merito alla situazione che il nostro paese sta vivendo a causa della scarsa considerazione che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise mostra nei confronti del nostro territorio”. A parlare sono alcuni residenti che, dopo le polemiche scaturite dal provvedimento di richiesta di uscita dal Parco del Comune montano, chiariscono la loro posizione e mostrano alcune foto che a loro dire descrivono la situazione reale del rapporto tra l’ente parco e il territorio comunale.
“Ci preme sottolineare”, affermano, “che le nostre montagne hanno un valore inestimabile che va ben oltre i soli 50mila euro annui che l’Ente Parco versava al nostro Comune. Tale somma, non solo, è irrisoria rispetto al valore del nostro territorio ma, non è nulla in confronto alla perdita del diritto di uso civico e non ci aiuta a risolvere il grave problema della disoccupazione giovanile con conseguente spopolamento che costringe molti giovani a recarsi altrove in cerca di occupazione. Se a Villavallelonga esiste la faggeta più antica d’Europa, diventata patrimonio dell’Unesco, non è certo grazie al Parco ma, ai cittadini di Villavallelonga, che hanno sempre salvaguardato il loro territorio a differenza di quanto fa il Parco o chi per esso che non presta attenzione nemmeno all’apposizione di un minimo di segnaletica dignitosa degli itinerari turistici con cartelli attaccati ai faggi con viti e lacci usati per le scarpe o tapparelle. La Faggeta si trova nel territorio di Villavallelonga ma i convegni vengono organizzati altrove.
Il centro visita è chiuso da tempo poiché il parco non si è assunto la responsabilità di gestirlo direttamente anzi ne ha decretato la chiusura definitiva affidandone la gestione a cooperative che si sono rivelate inidonee. L’area faunistica versa in uno stato di totale abbandono da anni. Per i lavori di ristrutturazione di quest’ultima, Il Parco e la Regione, hanno stanziato, rispettivamente 89.000 e 100.000 euro.
I pollai anti orso che sono stati tanto pubblicizzati, fanno parte del pacchetto progresso per Villalvallelonga? Oppure è un dovere del Parco risarcire i danni causati dalla fauna selvatica ai cittadini che allevano animali domestici? Villavallelonga è stata dichiarata ripetutamente “il cuore del Parco” ma, le scolaresche, i turisti (qualora ce ne fossero), cosa vengono a visitare a Villavallelonga? Dove possono chiedere informazioni? Dove possono acquistare i souvenir del Parco? Quante manifestazioni organizzate dal Parco si svolgono a Villavallelonga? Nessuna. E perché? Questa situazione esiste da sempre non solo da qualche anno. Per quanto riguarda l’apposizione della sbarra, siamo assolutamente contrari. I prati d’Angro sono proprietà privata e non dobbiamo e non vogliamo chiedere il permesso a nessuno per potervi accedere. Fanno parte della nostra tradizione, della nostra storia e della nostra cultura. Non condividiamo affatto le affermazioni del Parco sulla necessità di chiudere la strada con l’apposizione della sbarra al fine della salvaguardia della natura. A quella ci abbiamo sempre pensato noi e continueremo a farlo senza vincoli, senza imposizioni e a titolo gratuito.
E’ doveroso, a tal proposito, fare riferimento alle allusioni dei consiglieri di minoranza, i quali, nell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto il 05 Aprile 2018, hanno insinuato che l’amministrazione in carica rifiuta l’apposizione della sbarra per facilitare i furti di legna ed il bracconaggio!!! Ma scherziamo!! Non ci sembra di ricordare episodi del genere, almeno di recente. Forse è il caso che alcune persone vadano a scavare nei meandri della loro memoria. Fermo restando il pensiero personale di ciascun cittadino, non riteniamo giusto che venga infangata la reputazione del popolo villacchiano al fine di giustificare le proprie idee. La gestione del nostro territorio da parte del Parco non ha portato ad alcun progresso che al contrario si riscontra in altri paesi mentre a Villavallelonga solo la tabella all’inizio del paese. La stessa legge quadro n.394/1991 sulle aree protette nell’articolo 14 “iniziative per la promozione economica e sociale” recita che la Comunità del parco promuove le iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività eventualmente residente all’interno del Parco e nei territori adiacenti e promuove lo sviluppo del turismo e delle attività locali connesse. Una quota di tali attività deve consentire interventi diretti a favorire l’occupazione giovanile ed il volontariato”. A questo punto ci viene da pensare che forse Villavallelonga non fa parte del Parco dal momento che non è stato mai realizzato nulla nel nostro territorio da quando il Parco è stato istituito. Infine ci chiediamo: “quanto riceve il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise per la salvaguardia della nostra fauna (life arctos) e della nostra flora (foresta vetusta)? E quanto restituisce al nostro territorio in termini di sviluppo economico e turistico?”