Avezzano. Alla luce della querelle campanilistica tra Avezzano e L’Aquila riguardo la proposta fatta dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, che ha chiesto alla Regione Abruzzo l’assegnazione di alcuni spazi del Centro Smistamento Merci di Avezzano come nuova sede del polo logistico, il consigliere regionale Maurizio Di Nicola chiede coesione tra i territori. “Sono convinto che il Centro smistamento merci della Marsica e l’aeroporto di Preturo non debbano essere pensati come alternativi ma piuttosto vanno considerati in una visione d’insieme in funzione delle loro caratteristiche strutturali che, seppur diverse, bene si integrano in una proiezione sistemica volta all’ottimizzazione strategica”, ha commentato Di Nicola,
“l’Interporto di Avezzano, infatti, oltre alla naturale vocazione logistica di smistamento merci, è il luogo ideale per l’istituzione di una sede della Protezione civile nazionale, situato com’è in un crocevia baricentrico della Nazione, equidistante rispetto alla costa adriatica e a quella tirrenica, vicinissimo alla Capitale, che garantirebbe il massimo livello di operatività in caso di calamità naturale, visto peraltro il collegamento diretto con la rete autostradale. L’aeroporto di Preturo invece, in recepimento della proposta dei colleghi Consiglieri Mario Mazzocca e Pierpaolo Pietrucci, deve essere inteso come hub aeroportuale delle emergenze, con competenze relativamente alla zona dell’Appennino centrale, quindi utile anche alla Protezione civile nazionale; un presidio di intervento quanto mai necessario, ben collegato all’interporto di Avezzano dall’autostrada dei Parchi, con meno di 40 minuti di tempo di collegamento tra i due centri.
Dunque non è possibile slegare le due infrastrutture che piuttosto vanno pensate in una visione complessiva che deve far diventare l’intera Provincia di L’Aquila sede strategica della Protezione Civile italiana, rafforzando ulteriormente le intese raggiunte dalla Regione Abruzzo e il Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli che, in conferenza stampa , ha già fatto intendere che nell’ambito della riforma del meccanismo europeo di protezione civile, in quest’area, vede la formazione di altre attività che possono interessare tutto il territorio provinciale e dunque anche l’aeroporto aquilano di Preturo.
Vanno pertanto accelerate le procedure affinché questa iniziativa possa concretizzarsi in tempi brevi, senza contrapposizioni che bloccherebbero quello che deve rappresentare solo il primo passo di un progetto più ampio e articolato, che porterebbe in Abruzzo un polo della Protezione civile che possa occuparsi anche di una serie di altre attività, dallo studio alla formazione del personale da impiegare in caso di emergenze fino alle esercitazioni tecniche.
Ritengo dunque fondamentale l’interconnessione infrastrutturale tra interporto e aeroporto in tema di Protezione civile che deve diventare un punto di partenza per la nostra Provincia e per tutta l’area interna d’Abruzzo, rendendola un po’ più moderna, in linea con gli obiettivi dell’Europa che vanno dall’ unione territoriale alla coesione, allo sviluppo di reti condivise fino alla creazione di quei progetti interdisciplinari che mal si sposano con le vecchie e anacronistiche logiche territoriali e “di campanile” che, piuttosto, impoveriscono tutti, come la storia ci insegna.