Avezzano. Un anello di sette chilometri alla scoperta delle bellezze della Marsica. Queste sono le grotte palentine e la via del latte, un ambizioso progetto promosso dall’associazione Mapuche realizzato con il contributo della Fondazione Carispaq e della Pro loco di Cese. «Bravissimi questi giovani che hanno promosso un’iniziativa che rende il nostro territorio più bello e più fruibile anche per i turisti che lo visitano. Un percorso di montagna che traccia con orgoglio il tragitto quotidiano delle donne che hanno fatto la storia di Cese, che arrivavano a piedi ad Avezzano, per vendere il latte. Una bella iniziativa cui va il plauso dell’amministrazione comunale». È il commento dell’assessore con delega alla Promozione del territorio e del turismo, Rocco Di Micco, che sabato mattina ha partecipato all’inaugurazione del percorso de “Le grotte palentine e la via del latte”, progetto su cui l’associazione giovanile Mapuche lavora da circa due anni.
«Nonostante la pioggia, l’evento è stato popolato da numerosi partecipanti», conclude Di Micco, «giovani preparati e appassionati delle proprie origini hanno illustrato il suggestivo percorso che diventerà sicuramente meta di tanti escursionisti». «Si tratta di un percorso non particolarmente difficile», spiegano Roberto Cipollone e Fernando Alfonsi, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione Mapuche, «tanto che hanno partecipato all’escursione anche i bambini. Tutto l’anello da percorrere è di circa sette chilometri, mentre nello specifico, la via del latte, è più o meno di un chilometro». Il versante palentino della catena D’aria – Cimarani – San Felice è caratterizzato dalla presenza di numerose piccole grotte di diversa conformazione. In passato avevano diversi utilizzi: alcune venivano utilizzate come riparo dai pastori, altre come rifugio e nascondiglio da parte di partigiani, altre invece erano di riparo per abitanti locali ricercati dai militari tedeschi e prigionieri alleati fuggiti dalle carceri o dai campi di concentramento abruzzesi. Successivamente le grotte divennero luogo di gioco per i ragazzi di Cese, soprattutto negli anni ‘60 e ‘70, fino poi a essere completamente abbandonate.
«Ci lavoriamo dall’inizio del 2016, con la prospettiva di valorizzare il patrimonio ambientale e storico del territorio palentino e marsicano», concludono gli organizzatori, «è stato emozionante vedere i bambini appassionarsi alle storie delle donne che tutti i giorni arrivavano a piedi ad Avezzano per vendere il latte».
Per tutte le altre informazioni sul percorso: www.mapuche.it.