Celano. Quando capita di perdere il proprio genitore, non si comprende subito a quale condizione si verrà proiettati. Un trauma che può durare anche mesi o addirittura anni, non sempre ti permette di realizzare che insieme al tuo genitore, va via una parte di te, del tuo cuore, della tua persona, della tua vita.. quello che rimane sono solo foto, oggetti, ricordi che ti permettono di non dimenticare. “Ebbene, lo shock ancora non va a scemare, ma eppure sento di dover rendere omaggio a mio padre nel modo in cui lui ha vissuto gli ultimi anni”, ha commentato Lucio Perrotta, “fiero e coraggioso di difendere la propria famiglia, di proteggere le cose a lui più care, sempre libero di amarci, ma soprattutto l’essere un uomo giusto, con i suoi pregi e i suoi difetti, lui che non ha mai sopportato chi, con prepotenza e senza vergogna ha sopraffatto i più deboli, chi si è approfittato delle debolezze altrui.. Peppino questo non l’ha mai accettato, fino alla fine. Mio padre, che si commuoveva davanti al telefilm “La Casa nella Prateria “, che ha dato quando poteva sempre la sua disponibilità, il suo aiuto, lui che aveva sempre un posto in più a tavola.
Mi sono chiesto: perché allora non condividere con altri le sue esperienze, la sua rabbia, i suoi modi di fare e di protezione che aveva verso le persone a cui voleva bene, quali erano i suoi atteggiamenti protettivi e difensivi verso le persone che amava e contro le persone poco giuste che ha incontrato nel corso dei suoi ultimi anni…? Mi sono risposto di sì, lo posso e lo voglio fare. Ma in che modo? Continuando a dargli voce e dando vita al gruppo “Nessuno tocchi Peppino” (aspettando il 29 Marzo 2018) Nel modo più semplice e spontaneo che ogni essere umano, libero e coraggioso può fare …, ma soprattutto sostenere le persone che hanno paura di farlo o semplicemente che non sanno cosa fare o a chi rivolgersi, a chi subisce in silenzio, a chi si trova di fronte ad un muro di gomma. Con Documenti alla mano, trovare la forza di scrivere, raccontare, parlare dei propri problemi e delle ingiustizie subite.
Le intenzioni del Comitato “Nessuno tocchi Peppino”, sono esclusivamente quelle di avere giudizi e valutazioni dall’opinione pubblica su storie ed accadimenti quotidiani e non solo dalla Legge, che purtroppo spesse volte viene viziata dalle interpretazioni più disparate. Inizieremo nei prossimi giorni, con il raccontare le vicende a dir poco assurde accadute alla mia famiglia ed a tutto quello che ha dovuto affrontare e sopportare proprio mio padre. Tutto inizia nel lontano 2000, precisamente il 20 maggio. Da quel giorno molte cose sono cambiate e sono state stravolte, tante cose sono successe, troppi punti oscuri ancora da chiarire, tanti i personaggi noti e meno noti che si sono avvicendati intorno alla famiglia Perrotta, tante domande senza risposte… Storie consumate e discusse nelle stanze del tribunale di Avezzano, ormai prossimo alla chiusura, con protagonisti di spicco ed illustri e stimati Avvocati, ai quali chiederemo nuovamente spiegazioni e dai quali attendiamo ancora risposte … Iniziando dal noto e storico avvocato Margutti. con lui, il fratello Ispettore Inps Emidio e continuando con il dottor Scipioni. Un viaggio ed un percorso tortuoso che faremo, per capire come ha funzionato la macchina della Giustizia e del Sistema Italia, ricco di ingredienti, tra fiumi di denaro, esposti e denunce presentate a tutti gli organi competenti, presunte circonvenzioni, indagini copiose della Procura, con troppe archiviazioni, passando tra Giudici Tutelari, Sostituti Procuratori e per continuare con Tutori, Assistenti ed Amministratori. Vicende assai delicate, tanti errori commessi e scoperti, tentativi di insabbiamento delle indagini e troppi soprusi subiti che sicuramente porteranno conseguenze prevedibili, ma quando si è convinti di ciò che si sta facendo, quando ci si assume la responsabilità delle proprie azioni come abbiamo sempre fatto, tutto può succedere, tutto può cambiare e nulla forse sarà perduto. Forse un po’ di Giustizia, in memoria di Peppino, sarà fatta. Sicuri che a sbagliare in questo mondo, non sono sempre i comuni mortali. Certo è che al mondo di oggi, rimane sempre più difficile giudicare cosa sia giusto ho sbagliato, ed è per questo che lasciamo giudicare a voi. Infine, invito chiunque crede di essere solo e pensa di non riuscire a far sentire la propria voce, ad avere coraggio, perchè insieme tutto può accadere. Queste le intenzioni di PEPPINO, fino al giorno della sua morte avvenuta il 29 Marzo 2017″.