Avezzano. In occasione dello screening per l’insufficienza venosa agli arti inferiori promosso dalla Farmacia Santa Caterina di Avezzano abbiamo chiesto ai responsabili farmacisti della struttura guidati dal dottor Arcangelo Di Legge di spiegare nel dettaglio quali sono le persone a rischio e in che modo può essere prevenuta.
Tutti gli interessati potranno recarsi giovedì 29 marzo dalle 9.10 alle 13 e dalle 15 alle 18 per uno screening nella Farmacia Santa Caterina di via M.A.Colonna 30 ad Avezzano. E’ necessaria la prenotazione. Il costo dello screening è di 15 euro. Per info e prenotazioni 0863. 415960.
Cosa è l’insufficienza venosa cronica?
L’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori è una alterazione della circolazione venosa legata ad un anomalo funzionamento del sistema venoso. Questa anomalia è causata da un’incontinenza delle valvole venose che non riescono ad impedire il reflusso verso il basso del sangue quando ci si trova in posizione eretta.
Perché si manifesta l’insufficienza venosa cronica negli arti inferiori?
Nella circolazione arteriosa il cuore spinge il sangue verso gli arti, nel circolo venoso invece il sangue deve risalire verso l’alto per tornare al cuore. Nelle vene non c’è più la stessa pressione che si ha nelle arterie, sopratutto negli arti inferiori, quindi il sangue risale verso l’alto grazie all’azione dei muscoli delle gambe e dei piedi. Per aiutare questo flusso nelle vene sono presenti una serie di valvole che si aprono quando il sangue è spinto verso l’alto e si richiudono appena il sangue cerca di ricadere verso il basso. Quando queste valvole non funzionano correttamente il sangue ristagna nelle gambe, questo causa un aumento della pressione nelle vene con ulteriore peggioramento della funzionalità valvolare, i fluidi escono così dal circolo venoso e si accumulano nei tessuti di gambe e caviglie.
Questo ristagno causa cattiva ossigenazione della pelle che diventa più sottile e fragile con evidenti macchie dovute alla rottura dei capillari.
Quanto è diffusa?
E’ un problema molto diffuso, si può stimare che quasi il 50% della popolazione adulta in Italia abbia disturbi imputabili alla patologia in questione.
Quali sono i sintomi?
L’inizio è subdolo in quanto da disturbi non particolarmente gravi che tendono ad essere sottovalutati, come il senso di pesantezza alle gambe quando si sta in piedi fermi molte ore ed in particolare con il caldo. A volte a questo si associa la dilatazione di alcune vene che diventano visibili e tortuose e prendono il nome di vene varicose. Dopo questa fase se non si prendono provvedimenti i sintomi si fanno più importanti, compare gonfiore alle caviglie, la pelle diventa più sottile, meno elastica, disidratata e di colore bruno, si possono avere anche dolore o prurito.
Il passo successivo sono le ulcere da stasi cronica, molto dolorose e difficili da guarire.
Quali sono le cause e chi è più colpito dall’insufficienza venosa cronica?
C’è una componente di predisposizione familiare; chi ha parenti che ne soffrono è più esposto al problema. -L’età avanzata è un altro fattore di rischio. Momenti della vita in cui si verificano importanti cambi ormonali come la pubertà e la menopausa ; le donne infatti sono più colpite degli uomini. Variazioni importanti del peso corporeo.
Precedenti episodi di trombosi venose profonde spesso collegate a lunghi periodi di allettamento. Gravidanze numerose con grandi cambiamenti di peso. Obesità. Lavori che comportano lo stare in piedi fermi per molte ore.
Alzare pesi o fare sforzi che comportano contrazione della parete addominale.
Quali sono i consigli per prevenire l’insufficienza venosa cronica?
Adottare uno stile di vita che elimini i fattori di rischi come sedentarietà e obesità. Praticare attività sportiva regolare con una alimentazione bilanciata. Nelle donne in gravidanza bisogna controllare l’aumento di peso evitando eccessivi incrementi. Utilizzare calzature comode con 3-5cm di tacco, ed abiti che non stringano eccessivamente l’addome.
Non sollevare pesi sforzando eccessivamente i muscoli addominali. Non esporre le gambe a fonti di calore eccessivo.
In caso di traumi che portino ad episodi di trombosi venosa profonda rivolgersi al medico per attuare la corretta terapia farmacologica.
Quali sono gli esami per diagnosticare e prevenire l’insufficienza venosa cronica?
Quando si rientra nelle precedenti categorie a rischio o si avvertono i sintomi che abbiamo descritto bisogna rivolgersi al proprio medico che valuterà la situazione e se è necessaria una visita più approfondita dall’angiologo.
Un esame molto utile per capire lo stato di salute delle nostre gambe è il PLETIX TEST che effettuiamo anche presso la nostra farmacia. Prevede l’utilizzo del PLETISMOGRAFO, uno strumento che sfrutta la tecnologia della reografia a luce riflessa. Grazie al Pletismografo si può misurare il tempo di refill, cioè il tempo impiegato dal sangue per
tornare nel polpaccio dopo che un movimento forzato ne ha causato il momentaneo svuotamento. Grazie ad un sensore ad infrarossi applicato sulla cute è in grado di verificare lo stato delle vene e delle valvole dando una indicazione della insufficienza venosa e della sua gravità. L’esame è semplice, veloce e non invasivo e indolore.
Quali sono le cure?
E’ il medico dopo una attenta analisi del quadro clinico a decidere il trattamento più opportuno. Le possibilità sono molteplici, dipendono dalla gravità della patologia e dalla presenza o meno delle varici. Si va dall’uso di integratori che migliorino la condizione del circolo venoso all’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata,dai farmaci per alleviare i sintomi fino all’utilizzo di tecniche chirurgiche, laser o radiofrequenza nei casi più gravi.