Celano. Una buona politica ed una buona amministrazione si misurano quando riescono a trasformare un problema di carattere generale, trovandone la soluzione, in una opportunità che possa avere positive ricadute sul territorio. Potrebbe essere questo il caso della Rsa di Celano. Il sindaco di Celano, Settimio Santilli, fin dal momento in cui è venuto a conoscenza del provvedimento riguardante la chiusura della Rsa, si è attivato con determinazione e convinzione per scongiurare tale eventualità che comporterebbe pesanti ripercussioni per l’assetto sanitario nel territorio comunale e marsicano.
“Nell’ambito dell’ultimo incontro – afferma il Sindaco Santilli – tenutosi lo scorso 28 febbraio in Regione Abruzzo, al quale hanno partecipato l’assessore regionale Paolucci, il consigliere regionale Berardinetti, i dirigenti della Rsa di Celano ed i sindacati di categoria, sono state formalizzate proposte operative a difesa della struttura sanitaria e del servizio che da essa viene erogato a favore non solo degli utenti celanesi, ma dell’intero comprensorio marsicano”.
Sulle proposte operative il Comune aveva già dato ampia disponibilità ad attivare tutte le iniziative possibili atte a risolvere la complessa problematica. Ora la Regione ha comunicato formalmente alla RSA Opera Santa Maria della Pace, proposte vertenti su due passaggi fondamentali, e precisamente il primo riguarda la possibilità di riconvertire l’attuale comparto assistenziale ad un altro assistenziale legato all’alzheimer e/o alle demenze. Questa possibilità dovrà essere valutata dallo stesso Direttore della Rsa Ramponi.
“La seconda ipotesi di intervento – aggiunge il Sindaco Santilli – dovrà essere oggetto di valutazione da parte della Asl e del Comune di Celano e consiste nella possibilità di attivare specifici moduli assistenziali per anziani non autosufficienti in strutture di proprietà della Asl e del Comune. In questo caso la Asl ed il Comune dovranno predisporre un piano di fattibilità economico-finaziario e un cronoprogramma che tenga conto del complessivo numero dei posti letto autorizzati per il settore pubblico nella provincia dell’Aquila nell’ambito della riorganizzazione della rete sanitaria territoriale”.
Le proposte dunque – conclude il Sindaco Santilli – vanno verso la soluzione di un problema che si può e si deve risolvere per il bene di pazienti, lavoratori ed azienda. Mi auguro che il buon senso prevarrà, per fare in modo che una problematica di rilievo possa trasformarsi addirittura in una grande opportunità per il territorio, sia in termini di mantenimento dei livelli occupazionali che in quelli di una migliore e più razionale offerta del servizio sanitario ed assistenziale”.
La palla ora è nelle mani del direttore della clinica Immacolata, dottor Carlo Ramponi da cui dipenderanno anche le azioni di Regione e Comune, che nel frattempo per tramite dello stesso Sindaco, si è tutelata con un ricorso al TAR per bloccare il trasferimento dei 40 posti della RSA di Celano a Fontecchio.