Avezzano. Il presidente dell’Archeoclub della Marsica, Laura Saladino, interviene in merito al trasferimento del comando del corpo di polizia locale nell’intera ala est di Palazzo Torlonia. “La decisione, frettolosamente assunta alla vigilia delle dimissioni del sindaco e dello scioglimento della giunta, lascia stupefatti”, ha spiegato il presidente, “il Palazzo Torlonia è l’unico edificio di rilevante valore storico di tutta la città, e, come tale, deve essere gelosamente gestito, con la massima accortezza e sensibilità. La sua destinazione a fini culturali è fin troppo ovvia, eppure è incredibilmente ignorata dall’amministrazione comunale, che sottrae alla collettività una irripetibile occasione. La Polizia Locale è istituzione benemerita, ma non ha certo bisogno delle imponenti strutture di quel palazzo, potendo ben trovare altra idonea sede. Tutto, invece, viene deciso con superficialità e sconcertante disinvoltura, senza alcun rispetto per la storia della città. Le giustificazioni addotte non sono condivisibili. Il Parco Torlonia è di modestissime dimensioni e non occorre certo impiantare l’intero Corpo della Polizia Locale per la sua vigilanza. E neppure ha senso invocare la necessità di dare sicurezza ai cittadini, esigenza già ampiamente soddisfatta dalla Stazione dei Carabinieri posta al centro della città. Non risulta poi che la Soprintendenza abbia autorizzato l’insediamento della Polizia locale con un formale atto.
La delibera della Giunta, infine, tradisce il protocollo d’intesa 21.7.2015 con il quale la Regione ha concesso al Comune l’uso del Palazzo e del parco circostante sulla premessa che il complesso “costituisce patrimonio storico-architettonico di pregevole valenza che acquisirebbe considerevole valorizzazione attraverso una destinazione a scopi di interesse culturale e sociale per la massima fruizione da parte della collettività”. Non si vede proprio come l’insediamento della Polizia locale possa valorizzare questo complesso così pregevole e consentirne la programmata massima fruizione da parte della collettività intera. Una decisione frettolosa, insomma, non preceduta da un pubblico dibattito e da un confronto approfondito e democratico, ma soprattutto avvilente, perchè vanifica le aspettative della cittadinanza”.