Avezzano. Molto spesso l’Ospedale di Avezzano ed in particolare la struttura di Pronto Soccorso è oggetto di critiche, contestazioni relative al modus operandi che ha creato disagi ai ricoverati e anche ai loro familiari in attesa degli interventi. Un cambiamento di rotta è stato però riscontrato e testimoniato da alcuni familiari di ricoverati per le diverse situazioni e gestioni dei codici in arrivo. “Nella giornata di ieri – afferma la familiare di una anziana donna in codice rosso – abbiamo accompagnato nostra madre che stava malissimo, durante la lunga attesa il personale ci ha trattato benissimo e ci hanno anche offerto dei panini imbottiti con farcitura a scelta e mezza bottiglietta d’acqua”. Questa inversione di tendenza, è stata riscontrata anche a livello organizzativo generale, con un approccio di umana sanità nei confronti di chi, suo malgrado è costretto a passare diverse ore, talvolta anche più giorni nella sede di Pronto Soccorso. Dal 15 gennaio u.s. è stata infatti nominata la nuova responsabile della struttura che accoglie continuamente casi in arrivo dalla Marsica e da altre zone dell’Abruzzo e a distanza di poco più di un mese gli effetti di questo nuovo modo approccio si sta facendo già sentire. “Si sta cercando di umanizzare questa nostra struttura – spiega la dr.ssa Vilmarita Iulianella – in quanto ci rendiamo conto che spesso le attese sono lunghe, in alcuni casi anche di due o tre giorni, e ci sono casi in cui i familiari in attesa non hanno riferimenti, o parenti, così come per gli stessi ricoverati. Di qui abbiamo iniziato a distribuire panini ed acqua per quanti si trovano in queste spiacevoli situazioni.” Ma oltre a questo, la linea della nuova responsabile è improntata sia a migliorare, per quanto possibile i servizi di assistenza nella medicina d’urgenza, e sia nel rapporto con l’utenza, che può migliorare anche a livello sociale. Purtroppo queste strutture fanno anche i conti con una serie di carenze gestionali che sono proprie della sanità pubblica e non di facile gestione. Ma l’approccio della dottoressa Iulianella è sicuramente quello giusto, che crea distensione, ed un clima di collaborazione tra gli stessi pazienti, e familiari con il personale medico ed infermieristico. “Elementi – spiega ancora la dr.ssa Iulianella – che contribuiscono ad una migliore risposta alle cure anche degli stessi pazienti ricoverati.” Il nuovo modus operandi, viene anche attuato in costante sinergia con la Direzione Sanitaria che sta ponendo particolare attenzione proprio alla struttura di Pronto Soccorso.