Avezzano. Sparò dall’auto della polizia e ferì il pugile Ivan Di Berardino, ma è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio. Il gup del tribunale di Avezzano, Maria Proia, ha accolto la tesi della difesa secondo cui il colpo era partito accidentalmente. Si tratta dell’agente di polizia penitenziaria, Berardino Aschiarolo sotto accusa per fatti che risalgono a marzo del 2011 quando, dopo una lite in un pub, la vicenda si era trascinata fino all’ospedale di Avezzano, dove il colpo venne esploso. Oltre a Berardino Aschiarolo, accusato di aver esploso il colpo contro il pugile, ferendolo all’addome, rimasero coinvolti il fratello di Aschiarolo, Vincenzo, e il fratello del boxeur, Walter Di Berardino. Il colpo di pistola fu esploso dall’interno della Volante della polizia dove c’erano i fratelli Aschiarolo.
Tutto sarebbe sorto da una lite tra il campione di pugilato e Vincenzo Aschiarolo, per poi continuata in ospedale con il supporto dei rispettivi fratelli. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Guido Cocco, i due Aschiarolo si trovavano nell’auto della polizia dopo la lite con i Di Berardino. La situazione divenne concitata con cinque persone coinvolte e ciò rese complesse le operazioni delle forze dell’ordine. Entrambi i fratelli furono accusati di tentato omicidio in concorso. Gli altri di rissa aggravata, lesioni e resistenza. Nel corso del processo con rito abbreviato condizionato, il difensore, Franco Colucci, ha dimostrato che il colpo sarebbe partito accidentalmente dalla pistola di Aschiarolo e che i vetri dell’auto erano appannati quindi non si vedeva bene cosa accadeva. Le altre persone coinvolte sono state rinviate a giudizio con un altro procedimento ancora in corso.