Borgorose. Sabato 27 e domenica 28 gennaio il Museo Archeologico Cicolano, in collaborazione con il Comune di Borgorose e con il contributo dalla Regione Lazio, presenta l’iniziativa culturale “Giorno della Memoria, l’arte per non dimenticare”, evento dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.
Il programma dell’evento prevede un doppio appuntamento nella sede del MAC. Si inizia nel pomeriggio di sabato 27 alle ore 17 con due relazioni su “Il contributo del Cicolano alla causa per la salvezza degli ebrei nell’inverno 1943-44” a cura del dott. Luciano Bonventre e dell’arch. Gianni Colabianchi. I due studiosi illustreranno al pubblico i resoconti delle loro ricerche su questa esemplare pagina di storia locale, ancora poco conosciuta. In particolare, il dott. Bonventre, archivista e storico, racconterà dell’aiuto che le famiglie Di Paolo e Di Matteo di S. Lucia di Gioverotondo e Roccaberardi di Pescorocchiano diedero ad alcuni ebrei in fuga dai rastrellamenti tedeschi durante l’inverno 1943-44. L’intervento sarà supportato dalla proiezione di una parte del documentario “Guerra e Comunità nel territorio di Pescorocchiano” con interviste dirette ai testimoni della vicenda. L’arch. Colabianchi si focalizzerà invece su alcune famiglie di Corvaro che “a grave rischio della propria vita si prodigarono per salvare gli ebrei dalle atrocità nazifascista”, come riconobbe formalmente la Comunità Ebraica di Roma al Comune di Borgorose qualche decennio dopo la fine della guerra. Alle ore 18, al termine delle relazioni, l’iniziativa volgerà al tema fulcro della giornata successiva, quello dell’Arte per non dimenticare, con l’esposizione della scultura in argilla viva “Aldilà del filo” realizzata appositamente per la ricorrenza della Giornata della Memoria da Paolo Corazza.
Domenica 28 gennaio 2018 si lascerà ai mezzi espressivi della musica, della scrittura e del cinema il compito di veicolare il messaggio dell’esercizio al ricordo come mezzo per scongiurare il ritorno del passato e allontanare i venti nazifascisti e xenofobi che sono pericolosamente in aumento nella cronaca attuale. Dalle ore 17 “Musiche e letture per la Memoria” impegneranno diversi musicisti del territorio nell’esecuzione rivisitata di celebri canzoni dedicate al tema dell’Olocausto. Ai brani si alterneranno diverse letture sulle testimonianze di sopravvissuti ai campi di concentramento. A seguire la proiezione del film “Un treno per vivere”, diretto dal regista romeno Radu Mihaileanu e vincitore del David di Donatello come migliore film straniero nel 1999, che tratta il tema della deportazione attraverso il linguaggio della commedia, non senza spunti di profonda riflessione.
L’entrata al museo per domenica 28 prevede il costo del biglietto.
“Chiunque salva una vita è come se avesse salvato il mondo intiero” (Sanhedrìn IV, 5)