Pescasseroli. “Questa mattina ho depositato in Consiglio regionale un’interrogazione diretta a conoscere le esatte dinamiche della drammatica vicenda che ha colpito una bimba di poche settimane a Pescasseroli”. Questa l’iniziativa del consigliere regionale, Maurizio Di Nicola, alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi a una neonata di Pescasseroli. “Nel documento, inoltre, ho chiesto al Presidente, ovvero all’Assessore regionale alla Programmazione sanitaria, se questo ennesimo caso non chiami in causa l’intera riorganizzazione del servizio 118, ivi inclusi gli aspetti legati alla motorizzazione e all’equipaggiamento dei mezzi di soccorso operanti in aree montane e, infine, se non si ritenga essere venuto il momento di dar corso alla valutazione di ulteriore riconversione del PTA “Serafino Rinaldi” di Pescina in presidio ospedaliero di area disagiata, così come individuato al paragrafo 9.2.2 del D.M.70/2015, al fine di assicurare servizi corrispondenti ai fabbisogni sanitari territoriali”, ha precisato Di Nicola, “peraltro, avendo di recente trascorso diverse giornate nell’Ospedale di Chieti, posso testimoniare con la mia esperienza personale che mai come ora occorre ripensare il come le grandi strutture si offrono al servizio dei pazienti.
Purtroppo, anche cose banali come la logistica del raggiungere i reparti o il semplice parcheggiare il proprio veicolo diventano questioni critiche al crescere della grandezza dei presidi sanitari. Ho concordato con il manager della A.S.L. Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, che nei prossimi giorni visiterò la struttura ospedaliera con sede a Chieti per capire quali cose diventano più difficili dal punto di vista organizzativo quando crescono i numeri degli utenti, visto che da anni si è soliti mettere all’attenzione della opinione pubblica le sole cose positive dei grandi Ospedali. La Politica deve fare lo sforzo di approfondire questi temi, non dimenticando mai di indossare l’occhio del cittadino.