Avezzano. “Dal 1 gennaio non si accettano più abbonamenti Tua, è questa la decisione che ha preso Prontobus, l’azienda che da agosto 2017 gestisce con la società unica abruzzese di trasporto la tratta tra Roma e Pescara, nonostante fosse stato garantito dal Direttore Generale di Tua, Giuseppe Alfonso Cassino, che gli abbonamenti avrebbero continuato ad esistere e a valere attraverso un accordo tra le due società”. E’ quanto afferma il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianluca Ranieri che aggiunge: “Quindi, quella che doveva essere una situazione di disagio temporaneo per gli utenti abituali, primi su tutti i pendolari, si è trasformata in un incubo permanente”. “Lavoratori che si sono visti aumentare i costi a fronte di un servizio peggiorato. E non bastano – prosegue Ranieri – le agevolazioni temporanee che Prontobus propone per l’acquisto dei biglietti: i viaggiatori saranno comunque costretti a pagare di più e non poco. L’offerta più vantaggiosa di Prontobus è un carnet da 100 biglietti a 500 euro. Ora, a parte l’esborso anticipato esagerato necessario ad avere un risparmio sul prezzo del biglietto, l’aggravio di costo è comunque rilevante.
Infatti il costo medio mensile, con il biglietto carnet, per un pendolare che viaggi da Avezzano a Pescara diventa 200 euro, a fronte dei 134 euro dell’abbonamento mensile Tua, con un aggravio di 800 euro all’anno. Una vera e propria tassa, se si considera che i viaggiatori in questione non hanno nessuna alternativa”. “Ma se questo scenario sembra già di per sé ingiusto – spiega ancora Ranieri – vogliamo sottolineare che essendoci soltanto una corsa Tua in andata e una in ritorno, sulla tratta Avezzano – Pescara (rispettivamente alle 6.15 e alle 14.00) per alcuni utenti sarà necessaria una doppia bigliettazione, per prendere in una direzione la corsa di Tua e nell’altra quella di Prontobus, qualora non si abbiano possibilità di utilizzare entrambe le corse a disposizione per problemi di orario. Siamo di fronte a scelte senza senso, che ancora una volta ricadono sui cittadini, ma la cosa pubblica non è qualcosa di cui disporre a proprio piacimento, è davvero ora che qualcuno in questa Regione, ed anche in questo Paese se lo metta bene in testa. Un governo sensato applicherebbe normative e obblighi di legge con criterio e lungimiranza, valutando in prima istanza gli effetti che le scelte hanno sulla vita dei cittadini”. “L’aumento dei pedaggi autostradali, la devastazione del servizio pubblico di trasporto che non garantisce più nemmeno i servizi essenziali e l’incapacità di creare un’alternativa credibile al trasporto su gomma – conclude Ranieri – rappresentano un enorme fallimento del Governo D’Alfonso. Un fallimento che potrebbe costare a tutta la Regione arretratezza rispetto al resto del Paese e dell’Europa. Davanti a questo stato di cose fa quasi sorridere il futuro che qualcuno immaginava tempo fa per l’attuale presidente di Regione all’interno del Ministero dei trasporti del prossimo Governo”.