Cappadocia. Polemiche sulla candidatura di Lorenzo Lorenzin, sindaco di Cappadocia, alla Regione Lazio. A puntare il dito contro di lui è stata Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione. La Lombardi, infatti, ha pubblicato un post dove elenca le tappe della “collaborazione” tra il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e l’attuale presidente della Regione, Nicola Zingaretti. “Otto giorni fa. L’ammissione. Il presidente uscente, al Messaggero, dichiara: con me da Grasso a Lorenzin. Ed ecco che il cerchio si chiude. La Lorenzin lo sosterrà in campagna elettorale. Tutto chiaro. Ma non c’è solo questo”, ha precisato la Lombardi, “mercoledì 3 gennaio. La notizia: il fratello della Lorenzin candidato in lista nel Lazio a sostegno di Zingaretti. Si mormora persino come capolista. Quale migliore occasione per far fare carriera al parente, in fondo la ministra ha fatto di tutto e di più per Zinga, ora è in credito e aspetta di incassare”.
Secca la risposta del ministro Lorenzin alla Lombardi, con parole di stima per il fratello sindaco di Cappadocia. “L’uscita dal commissariamento della Regione Lazio risponde a profili tecnici riscontrati dai tavoli tecnici del MEF e del Ministero della Salute, così come già avvenuto per la Regione Abruzzo”, ha commentato la Lorenzin, “per quanto riguarda mio fratello, in un’ epoca recente di nominati calati dall’alto, se lui sceglierà di concorrere con le preferenze seguirà la sua passione politica in una competizione molto accesa, così come ha già fatto da qualche tempo sottoponendosi al voto dei cittadini che lo hanno votato sindaco per amministrare il comune di Cappadocia”.