Avezzano. Eroina spacciata già suddivisa in dosi e già nelle siringhe. Veniva nascosta tra le siepi di un’abitazione. Un avezzanese è stato però scoperto da due agenti del commissariato in borghese e arrestato. Ora rischia il rinvio a giudizio con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Nei prossimi giorni, su richiesta del pubblico ministero Guido Cocco, dovrà comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano. Sotto accusa un uomo di Avezzano, C.S., 48 anni, colto in flagranza di reato ad Avezzano. I fatti risalgono al 2016 quando in pieno centro, precisamente nei pressi del sottopassaggio di San Rocco, nell’ambito di una operazione contro la repressione della criminalità, due agenti in borghese hanno visto l’avezzanese in un atteggiamento sospetto. Non è chiaro se fossero già sulle tracce del 48enne.
I poliziotti hanno notato avvicinarsi un giovane avezzanese un trentenne anche lui con atteggiamento guardingo. Al momento dello scambio sono entrati in azione e hanno bloccato entrambi. E’ stata messa in atto dagli agenti in incognito una perquisizione personale nei confronti di entrambi. Gli accertamenti hanno consentito di rinvenire una siringa contenente la sostanza stupefacente e la somma pagata dal cliente. La siringa era stata nascosta nella siepe vicino alla recinzione di un’abitazione. Le successive analisi hanno indicato che si trattava di una dose di eroina. L’uomo, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, dovrà comparire nei prossimi giorni davanti al gup Francesca Proietti. Dovrà rispondere dell’accusa di cessione di eroina e si deciderà per il rinvio a giudizio. Per l’acquirente, un giovane di 30 anni, è scattata una segnalazione alla prefettura dell’Aquila come assuntore di sostanze stupefacenti.