Avezzano. Il suo numero di cellulare era stato scritto sulle porte dei bagni nelle stazioni di servizio sull’autostrada A24, insieme a frasi volgari e inviti a chiamare e offerte di prestazioni sessuali. Per lei inizia la persecuzione fino a quando i molestatori telefonici non sono stati individuati e denunciati. Nel mirino della polizia stradale di Carsoli, che ha avviato le indagini, sono finite tre persone che sono accusate di molestie. L’odissea, per una professionista marsicana, è iniziata nei primi mesi del 2017. “Ho cominciato a subire insistenti molestie telefoniche da parte di persone a me ignote”, racconta la marsicana, “che affermavano di aver letto il mio numero telefonico privato, insieme a frasi altamente ingiuriose e lesive del mio onore, sulle pareti dei servizi igienici delle aree di sosta lungo l’autostrada A 24 nel tratto tra i caselli di Tagliacozzo e Roma est”.
E’ stata presentata una denuncia al distaccamento di polizia stradale di Carsoli guidato dal comandante Paolo Prosperi e alla fine è sono stati individuati i tre molestatori. La ragazza, che svolge un’attività nel settore immobiliare, avrebbe sostenuto di essere stata vittima di un’azienda concorrente che aveva denunciato.
“Pur avendo timore per la mia incolumità”, ha affermato la donna, “non ho avuto paura di andare avanti nelle mie denunce, perché ritengo che collaborare oggi con la magistratura e con le forze dell’ordine sia non sono un diritto ma anche un dovere, e soprattutto ho trovato la forza e il coraggio di andare avanti e di denunciare i miei concorrenti anche perché io stessa sono rimasta vittima di una truffa”.