Avezzano. Un progetto di emozioni e ricerca che dimostra che la passione per la conoscenza non ha età. Grande successo anche quest’anno per “Mio nonno torna a scuola”, progetto realizzato dalla Rsa di Canistro e dall’Istituto Collodi di Avezzano che si è concluso sabato 16 dicembre. Un progetto voluto fortemente dal direttore della Collodi-Marini, Pier Giorgio Basile e dal direttore amministrativo della Ini Daniela Stati. A coordinare i lavori, per la Rsa di Canistro, la dottoressa Domenica Santomaggio, mentre per il Collodi-Marini, la professoressa Berardina Gentile.
Protagonisti gli anziani ospiti della residenza sanitaria assistenziale gestita dalla clinica Ini (a Canistro) e dei giovani studenti delle scuole medie dell’istituto Collodi-Marini, che hanno dato vita, in questa prima metà di dicembre, a laboratori artigianali per realizzare regali, addobbi natalizi, opere di pittura e altre creazioni dell’ingegno. Opere che sono state mostrate e vendute nel corso festa di sabato, mentre il ricavato è stato devoluto all’istituto scolastico per acquistare materiale didattico, mentre agli anziani è stato consegnato anche un attestato.
“Questo progetto, come altri realizzati nella nostra Rsa” spiega la Santomaggio “ha l’obiettivo di aumentare il benessere psico-fisico degli ultra sessantacinquenni con disabilità funzionali e psicologiche adottando l’efficace modello della terapia occupazionale”. Continua, “un obiettivo pienamente centrato e il mio ringraziamento va all’istituto scolastico Collodi-Marini, per l’eccezionale lavoro di equipe che è stato possibile mettere in campo. In particolare, per quanto riguarda la Ini, ringrazio la direttrice Stati, sempre aperta alle innovazioni e alle sperimentazioni, la direttrice sanitaria Antonella Tiberi, la dottoressa Paola Murgano, il dottor Fabio De Angelis e tutti i collaboratori, come le terapiste occupazionali, gli infermieri, gli operatori socio assistenziali e le assistenti sociali, ai quali è stato chiesto in questi giorni un grosso carico di lavoro, svolto nel migliore dei modi”.
“Ci saranno senz’altro in futuro altre collaborazioni di questo genere con la Ini, – afferma la professoressa Gentile – pienamente in linea con una scuola aperta al territorio, che ha creato una biblioteca di quartiere, e mette in campo durante l’anno molte attività. Il valore formativo di questa esperienza è stato molto significativo. Gli anziani della rsa sono stati per i nostri ragazzi sopratutto dei nonni, e si è instaurato un rapporto speciale e fecondo, di reciproco arricchimento. Il tempo durante i laboratori e nella festa conclusiva, è volato in allegria e serenità”.