Avezzano. Picchia la moglie, una ragazza marsicana, e a minaccia sul posto di lavoro dicendo che avrebbe “fatto un casino” mettendola così in cattiva luce di fronte ai datori di lavoro e gli altri dipendenti. La minacciava inoltre di picchiarla qualora l’avesse trovata con un altro uomo e in alcuni casi ricorreva anche a insulti offeendendola più volte con espressioni volgari. Per tale motivo a un marocchino di 38 anni, K.A., è stato chiesto il rinvio a giudizio per minacce nei confronti della moglie, una ragazza italiana.
E’ inoltre accusato di non aver fatto fronte alle disposizioni del giudice che prevedevano il sostentamento della figlia minorenne con un assegno mensile di 300 euro come stabilito dal Tribunale di Avezzano sottraendosi così agli obblighi di assistenza previsti in quanto convivente e in virtù della potestà genitoriale. Secondo l’accusa lo straniero, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, aveva più volte violato gli obblighi previsti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale che imponevano l’obbligo di soggiorno e che erano stati stabiliti dal tribunale dell’Aquila. Secondo quanto emerso dalle indagini, il marocchino minacciava in continuazione la moglie dicendosi pronto ad arrivare all’ufficio postale dove lei era impiegata per fare una scenata e per aggredirla. Dopo diversi episodi dello stesso tipo, la marsicana ha deciso di denunciare tutto alle forze dell’ordine che hanno avviato le indagini e denunciato il marocchino. Ora dovrà presentarsi su decisione del giudice per l’udienza preliminare davanti al Gup del tribunale di Avezzano il 9 gennaio.