Balsorano. Sono letteralmente indignate le mamme del comitato spontaneo costituitosi a Balsorano in difesa della scuola media. Domenica 12, per rispondere alla manifestazione di protesta tenutasi la settimana precedente, l’amministrazione comunale del centro rovetano ha convocato un “incontro pubblico” che, secondo quanto anticipato nelle locandine che presentavano l’evento, avrebbe dovuto consentire ai sindaci di Balsorano e di San Vincenzo Valle Roveto di illustrare le loro proposte riguardo la riorganizzazione degli assetti scolastici. Come è noto, l’accordo tra le due amministrazioni prevede che il comune di Balsorano ceda la sua scuola media al comune di San Vincenzo Valle Roveto, senza alcuna reale ed effettiva contropartita o beneficio.
La forte delusione dei genitori balsoranesi è scaturita dal fatto che, lungi dall’essere l’incontro chiarificatore preannunciato, la manifestazione congiunta si è risolta in un comizio in cui i rappresentanti delle due amministrazioni hanno fatto a gara nel rivolgere, ora sottili, ora più pesanti, provocazioni alla cittadinanza di Balsorano, accusata, non troppo velatamente, di essere ottusamente chiusa, prevenuta ed incapace di essere al passo con i tempi. Al netto di questi accenti polemici poco o nulla, invece, gli amministratori dei due comuni hanno saputo dire in merito alle numerose e gravi criticità che la loro cervellotica proposta solleva.
Nessuna spiegazione è stata fornita ai genitori ed all’intera cittadinanza balsoranese che, senza che neppure sia stato interpellato il Consiglio comunale, ora corre il rischio di perdere la propria scuola media.
Il nutrito comitato di genitori, sostenuto da larga parte della cittadinanza balsoranese, contesta alla propria amministrazione comunale l’avventatezza della scelta operata, non supportata da alcuna istruttoria, da alcuna seria motivazione o trend demografico giustificativo della scelta operata, né da valide ragioni organizzative, sociali o didattiche. Insomma, la resistenza più strenua avverso la decisione delle due amministrazioni comunali viene dal nutrito comitato di genitori balsoranesi, coadiuvato da tre rappresentanti della minoranza consiliare: Romina Margani, Stella (Vania) Fantauzzi e Giovanni Tuzi, rappresentanti di gruppi divisi nelle recenti elezioni comunali ed ora uniti dal comune proposito di bloccare la manovra messa in campo dell’Amministrazione Buffone. I tre protagonisti però tengono a sottolineare che sono impegnati in primo luogo come genitori, che tengono al futuro dei loro figli e del loro Paese.
Per altro verso, emerge anche la consapevole presenza critica di tanti genitori, politicamente non ascrivibili alle diverse fazioni paesane, ma ugualmente scesi in campo nel condiviso intento di difendere la presenza della scuola nel Comune e di assicurare una frequenza scolastica non disagevole, soprattutto per i ragazzi provenienti dalle frazioni. Sono costoro ad assicurare che nessuna strumentalizzazione politica è possibile nei riguardi di un movimento che, nascendo spontaneo, vuole coniugare l’efficienza dell’offerta formativa a vantaggio dei giovanissimi studenti, la tutela della scuola contro ogni forma di smembramento e la tutela degli interessi del Comune di Balsorano. Ciò che ha ulteriormente indispettito i genitori degli studenti è stato anche il frettoloso e superficiale iter che ha condotto alla decisione assunta dalla Giunta comunale di Balsorano. I genitori sono stati convocati in una assemblea tenutasi meno di 24 ore prima dalla seduta della giunta e sono stati praticamente messi di fronte al fatto compiuto. Infatti, di fronte alle numerose obiezioni sollevate, l’amministrazione balsoranese, capeggiata dal Sindaco Buffone, si è trincerata dietro un inaccettabile “prendere o lasciare”.
Così la manifestazione congiunta del 12 novembre ha ottenuto il risultato opposto rispetto a quello sperato dai suoi promotori. Gli interventi, dai toni esageratamente polemici e provocatori, particolarmente del sindaco Lancia e del consigliere Rossi, di San Vincenzo Valle Roveto, hanno suscitato vibranti proteste da parti di numerosi presenti. In effetti, non sono mancate ripetute cadute di stile da parte dei due oratori che hanno dimenticato di essere ospiti in casa d’altri. Così essi non hanno mancato di rivolgere stilettate polemiche verso coloro che avversano una scelta che oggettivamente colpisce al cuore la comunità Balsoranese. Di fronte a toni, in alcuni punti provocatori e protervi, ora il comitato dei genitori chiede al sindaco di San Vincenzo Valle Roveto ed al Consigliere Rossi delle pubbliche scuse. Riguardo gli sviluppi della vicenda, gli stessi genitori appaiono irremovibili sulle loro posizioni, preannunciando che nei prossimi giorni presenteranno alle autorità scolastiche locali e regionali una nota con cui, in assenza di un radicale dietrofont, formalizzeranno la volontà di richiedere il nulla osta, per iscrivere i propri figli presso le scuole medie del vicino comune di Sora.